MILAN NEWS – Da giovedì 13 aprile 2017 il club rossonero ha una nuova proprietà, riconducibile alla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li, divenuto presidente. Dopo 31 anni con Fininvest e Silvio Berlusconi alla guida, c’è stato un epocale passaggio di consegne in mani cinesi.
Com’è risaputo, l’operazione ha rischiato più volte di saltare. Il closing per due volte non si è fatto nonostante fosse stato fissato: il 13 dicembre e il 3 marzo. Mancavano i soldi per chiudere l’affare, poi trovati grazie a un prestito arrivato grazie alle società Blue Skye ed Elliott Management Corporation. Il quotidiano Libero ha svelato un clamoroso retroscena su quanto successo a marzo, dopo che Yonghong Li aveva versato altri 50 milioni (arrivando a totali 250 milioni di caparra) a Fininvest per poter concludere l’affare entro il 14 aprile. Aveva pochi giorni per trovare il denaro mancante.
Stando alle indiscrezioni, una cordata allestita dall’ex vicepresidente di Lehman Brothers in Europa, Ruggero Magnoni, avrebbe provato a “prendersi” il Milan offrendo i soldi che mancavano per chiudere l’affare. Una proposta solida, coperta da garanzie. Questa persona era affiancata da un finanziatore che avrebbe trovato la liquidità necessaria e da un super manager. Magnoni era l’architetto e Adriano Galliani la mente, ma i soldi ce li mettevano altri. Si tratta di uno che per diverso tempo è stato tra i finanzieri più potenti d’Italia. Un personaggio più volte visto vicino a Galliani stesso a San Siro.
Libero spiega che l’operazione è saltata perché prevedeva che Galliani rimanesse come amministratore delegato, facendo così fuori Marco Fassone. Tutto naufragato, anche perché Fassone in prima persona si è impegnato affinché l’affare di Yonghong Li andasse in porto. Ha studiato più soluzioni e infine trovato aiuto da Blue Skye ed Elliott Management, arrivando ad ottenere un prestito da 303 milioni di euro da restituire in 18 mesi con tanto di interessi. Se i soldi non verranno restituiti nei tempi previsti, due fondi si prenderanno le azioni del Milan.
Redazione MilanLive.it