MILAN NEWS – Suso è uno dei giocatori più decisivi della squadra rossonera, lo testimoniano i 7 gol e i 10 assist in stagione. Lo spagnolo è un elemento fondamentale per Vincenzo Montella, che ha puntato fin da subito su di lui e non ha sbagliato. Il suo ritorno dopo alcune settimane si assenza è stato devastante contro il Palermo: rete e assist.
Sabato alle 12:30 si gioca il derby di Milano tra Inter e Milan. Nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, al numero 8 rossonero viene chiesto se la formazione milanista può essere favorita: «Non penso ce ne siano mai in partite del genere. Loro cominceranno al massimo per far vedere di voler vincere, arriveranno depressi dalla sconfitta e dal ritiro anticipato. Noi però concentriamoci sul nostro lavoro: l’errore da non ripetere è non abbassarsi troppo come all’andata dopo il 2-1, semmai ci ritrovassimo in vantaggio».
A Suso viene ribadito il fatto che con Montella è stato valorizzato più che mai. L’allenatore ha voluto che rimanesse a Milanello e non partisse nonostante le voci di calciomercato che lo davano come possibile partente in estate: «Io sono cresciuto in concentrazione. Con Montella ci siamo trovati subito: mi piacciono il fatto che usi sempre la palla e i suoi principi di gioco. E’ uno stile adatto a me, come a Deulofeu. Spero che Montella rimanga anche se non decido io: per me è stata la persona più importante».
Da una stagione all’altra la situazione per lo spagnolo è cambiata molto, se pensiamo che per giocare fu costretto ad andare in prestito al Genoa. Infatti Sinisa Mihajlovic gli diede pochissimo spazio e l’ex Liverpool parla così del suo ex tecnico: «Con Sinisa non giocavo, all’inizio però ci parlammo e decidemmo che restassi al Milan, che non sarei andato via in prestito. Mi fece giocare trequartista con l’Empoli alla seconda giornata, togliendomi dopo meno di un’ora. Poi il nulla, non mi fece nemmeno più scaldare. Non mi ha capito, non c’era comunicazione».
Suso ha un contratto in scadenza a giugno 2019 e deve essere blindato, viste le sue prestazioni e le società che si stanno interessando a lui. Si attende il closing della cessione del club per discutere dell’argomento. Il giocatore spiega: «Qui sono felice, non so più quante volte l’ho detto. Vediamo cosa succederà in estate con la società. Il closing? Non so se sia meglio o peggio, magari cambia poco. Quando ero al Liverpool ho vissuto una situazione simile: la vendita della società e l’arrivo di tanti nuovi. Io ero giovane ma avevo già giocato tante partite: mi misero lo stesso in un angolo, con un solo anno ancora di contratto. Volevo cambiare: arrivò il Milan, perfetto. Stavolta però non credo comprino troppi giocatori, almeno non esterni mancini».
Infine al numero 8 rossonero viene chiesto se comunque al Milan servano dei rinforzi per aspirare a migliorare nella prossima stagione: «Certo, basta poco per puntare la Champions, che vorrei tanto giocare. Basta cambiare poche cose, magari 4-5 giocatori per costruire una squadra più completa».
Redazione MilanLive.it