MILAN NEWS – Anche quest’anno, tra le tante incertezze sul Milan di oggi e di domani, spunta una questione recidiva che non farà piacere a Vincenzo Montella: continua la ‘maledizione del numero 9’ in casa rossonera, ovvero l’incapacità per chi indossa questa maglia di diventare protagonista positivo.
Questa maledizione, riproposta oggi dal Corriere dello Sport, ha radici ormai lontane e inizia dal 2012, anno in cui Filippo Inzaghi, uno dei numeri 9 più prolifici della storia recente rossonera, lascia il calcio giocato tra gli applausi e l’affetto del suo pubblico, timbrando il cartellino per l’ultima volta in Milan-Novara 2-1. Dopo Super Pippo il vuoto, visto che tutti gli attaccanti che hanno provato ad ereditare il suo simbolico numero di maglia sono rimasti al palo o quasi. I vari Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano e ora anche Gianluca Lapadula: 18 reti totali in Serie A divise per sei centravanti.
Non si può parlare di flop per Lapadula, che non ha ancora terminato la sua prima stagione in rossonero. Il centravanti ex Pescara è alla prima apparizione in Serie A e conta un bottino di 5 reti, anche se pesano le tante panchine fatte durante la stagione. L’impressione però è che la maledizione del numero 9 coincida con la storia a ribasso del Milan: da quando i ‘big’ hanno iniziato la diaspora da Milanello i risultati, le ambizioni ed i grandi nomi si sono decisamente ristretti incontrando una zona di anonimato che rischia di inglobare il Milan anche quest’anno.
Redazione Milanlive.it