MILAN NEWS – In attesa del 14 aprile, giorno in cui verrà finalmente ufficializzato il closing Milan dopo l’Assemblea dei soci e la proclamazione del nuovo CdA, continuano a spuntare retroscena e rivelazioni riguardanti le modalità di acquisizione delle quote di maggioranza da parte di Yonghong Li, ormai unico investitore rimasto.
E’ nota ormai la concessione del prestito da circa 303 milioni di euro da parte di Elliott Management, fondo di investimento statunitense che ha dato l’ok per finanziare nell’operazione ottenendo però un alto tasso di interesse sulla restituzione del denaro. Ieri il Wall Street Journal ha rivelato come la società di Paul Singer si sia avvalsa per tale prestito anche degli investimenti di altri soggetti di cui però è ancora sconosciuta l’identità.
Il Corriere dello Sport di oggi intanto mette in guardia Yonghong Li, paragonando il suo tentativo rischioso di scalata al Milan a quello effettuato nel 2005 dall’imprenditore americano Malcolm Glazer, che comprò il Manchester United e lo caricò di debiti. Ma lo scenario fu più sicuro. I Red Devils tra diritti televisivi e merchandising sono riusciti a raddoppiare senza problemi il fatturato da 350 milioni a 700 milioni negli ultimi dieci anni.
Più dura compiere lo stesso percorso per mister Li, visto che le prospettive di guadagno e di introiti in Serie A sono meno ambiziose. L’uomo d’affari cinese si è sempre detto sicuro del suo piano finanziario per rilanciare il Milan, ma i rischi ad oggi sono tanti, aggiungendo anche il mega-prestito di Elliott che andrà restituito entro 18 mesi. Il club ha perdite annuali pesanti ed ha bisogno della Champions League per respirare. Non sarà semplice il compito della nuova proprietà rossonera.
Redazione MilanLive.it