CorSera – Il retroscena: cessione Milan quasi saltata dopo il 3 marzo

Yonghong Li
Yonghong Li (foto Ansa)

MILAN NEWS – Anche il Corriere della Sera di oggi ha rivelato i dettagli dell’intricata e difficilissima operazione che ha portato Yonghong Li, ormai soggetto unico della ex cordata cinese, ad ottenere un importante finanziamento dagli States per concludere l’affare Milan.

Confermato come il fondo Elliott sia stato convinto, nonostante i rischi finanziari, ad investire nella società Rossoneri Sports e concedere un prestito da più di 300 milioni di euro tra soldi necessari al closing, rientro dei debiti e gestione generale del Milan per il prossimo anno solare. Ma il quotidiano nazionale svela anche un retroscena che avrebbe potuto davvero far saltare l’intera operazione, lasciando presumibilmente il club rossonero nelle mani della vecchia proprietà di Berlusconi e famiglia.

Pare infatti che Li, dopo il 3 marzo, sia stato davvero ad un passo dall’abbandonare l’affare. Il manager cinese a pochi giorni dalla scadenza del closing Milan si è visto abbandonato dai propri partner commerciali, in particolare da Huarong e da un paio di banche d’affari cinesi. Colpa della stretta del Governo di Pechino sulla fuoriuscita di capitali verso l’estero, motivo scatenante del fuggi-fuggi generale. Li stava dunque per dire addio all’ipotesi di acquisire il Milan e ai 200 milioni di caparra già versata, finché Marco Fassone non gli ha proposto la via alternativa: agire da soggetto unico reperendo finanziamenti da società estere. Così è stato ed ora il closing non è più a rischio, anzi, sembra che debba concludersi tutto entro il 14 aprile prossimo.

 

Redazione MilanLive.it

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