La Scala: “Incertezza sul futuro del Milan. Yonghong Li può scottarsi”

Giuseppe La Scala
Giuseppe La Scala (foto dal web)

MILAN NEWS – L’operazione relativa alla cessione del club rossonero ha fatto un nuovo passo avanti. Dopo le tante voci su un possibile naufragio dell’affare, sabato è stato annunciata la firma del nuovo contratto e anche la nuova scadenza del closing (14 aprile).

Yonghong Li, grazie anche all’intermediazione di Marco Fassone (futuro amministratore delegato del Milan), è riuscito a trovare i capitali necessari. I soldi arrivano dal fondo americano Elliott Management Corporation, che li ha prestati al broker cinese e che dunque li avrà indietro col tempo con tanto di interessi. E come garanzia su questo prestito ci sono beni personali dello stesso Mr. Li, tra i quali le azioni rossonere, appena saranno sue (precisamente della Rossoneri Sport Investment Lux).

Rimangono molti i dubbi, sia dei tifosi che dei giornalisti, su questa operazione a debito. Giuseppe La Scala, noto avvocato e vicepresidente dell’Associazione dei Piccoli Azionisti del Milan, alla trasmissione radiofonica ‘Tutti Convocati’ su Radio24 ha spiegato così il proprio pensiero: “Questa operazione mantiene una forte componente di incertezza per quanto riguarda il futuro. Abbiamo risolto quella relativa al closing, sembra che a metà aprile ci sarà. Fassone si è rivelato un manager in grado di risolvere anche problemi spinosi, visto che pare abbia risolto anche quelli dei cinesi. Se è così, è stato un ottimo acquisto da parte della nuova proprietà”.

Successivamente il legale milanese ha parlato del ruolo di Yonghong Li, broker cinese fautore di questo affare: “Il broker usa i soldi degli altri, opera in tempi stretti e generalmente non è interessato ad operazioni di lungo respiro e una valorizzazione negli anni. E’ interessato a operazioni più brucianti, di norma. Il rischio è che qui sia talmente bruciante da rischiare di scottarsi, perché normalmente un broker cerca di comprare bene e di vendere meglio. Yonghong Li non ha comprato il Milan benissimo, visto che il prezzo pagato per il club non è modesto. Se vuole venderci e guadagnarci dovrà fare un’operazione di turn-around particolarmente efficiente, non è facile farla considerando pure che il Milan brucia soldi ogni anno”.

Infine La Scala ha fatto delle valutazioni inerenti la possibilità che Yonghong Li stia operando un po’ alla Erick Thohir con l’Inter, puntando a comprare il club rossonero per poi rivenderlo e fare una plusvalenza. Anche se si sta parlando di cifre completamente diverse, dato che la società nerazzurra fu rilevata per meno di 300 milioni. “Il Milan costa 720 milioni tra acquisti e debiti, più 350 di investimenti. Rivendere e guadagnarci non è semplice – spiega La Scala –, soprattutto se non puoi farlo con tranquillità. E’ ovvio che il debito di Yonghong Li non sarà restituibile coi normali flussi di cassa, ma rivendendo. I compratori potrebbero mettersi ad attendere che Li sia in sofferenza. Se lui voleva non perdere le caparre, doveva mettersi nelle mani di chi i soldi li presta a caro prezzi. In Italia si va in carcere con tassi dell’11%”.

 

Redazione MilanLive.it

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