CorSera – Closing Milan, tutte le mosse di Yonghong Li e Fassone

Marco Fassone
Marco Fassone (foto dal web)

MILAN NEWS – Ha rischiato di saltare l’operazione di acquisto del Milan da parte di Yonghong Li, ma al fotofinish l’affare è rimasto in piedi e sabato si è arrivati alle firme del nuovo contratto con Fininvest.

Il broker cinese ha ottenuto 303 milioni di euro dal fondo americano, con sede a Londra, Elliott Management Corporation. Il Corriere della Sera scrive che è stata fondamentale l’azione di Marco Fassone (amministratore delegato in pectore) e dell’avvocato Riccardo Agostinelli (studio Gattai, Minoli, Agostinelli) per convincere la società fondata da Paul Singer a concedere il finanziamento. Sono previsti tassi di interesso elevati vista la rapidità con cui il prestito è stato concesso. Come garanzia ci sono le azioni del Milan, che passerebbero al creditore se Yonghong Li non riuscisse a restituire i soldi. Un po’ come avvenuto alla Roma ai tempi della famiglia Sensi, quando le quote passarono alla banca Unicredit.

Elliott Management Corporation ha prestato per il closing 180 milioni al tasso dell’11,5% alla Rossoneri Lux, società con sede in Lussemburgo che di fatto comprerà il 99,93% del club rossonero. Il resto dei soldi necessari per concludere l’acquisizione viene dal patrimonio personale di Yonghong Li e da altri finanziatori. Successivamente il fondo americano presta altri 73 milioni, che entrano al Milan dalla Rossoneri Lux tramite un prestito inter-company e vengono girati alle banche per finanziare i debiti a breve termine.

Il Corriere della Sera aggiunge che «Un paio di mesi dopo il closing, poi, il finanziamento ponte verrà trasformato in un bond che serve a ‘rimpacchettare’ i 73 e prevederà anche una tranche ulteriore di 50 milioni per supportare la gestione del Milan. Sui 73 e sui 50 il tasso di interesse che dovrà pagare il Milan sarà del 7,7%, dunque ben più sostenibile. Il tutto fa 303 milioni».

Intanto il quotidiano nazionale rivela anche che il debito del club è calato a 190 milioni, rispetto ai 220 presenti a inizio trattativa. Non sono pochi, ma sicuramente la riduzione dell’esposizione debitoria può essere un buon argomento su cui può poggiare l’argomentazione di Fassone quando dovrà discutere con l’UEFA del bilancio del Milan e di fair-play in caso di qualificazione in Europa League. I finanziamenti per la stagione 2017-18 ci sarebbero già e nel frattempo Yonghong Li spera di sbloccare alcuni fondi che erano stati trovati in Cina e che non sono usciti dal Paese a causa delle note restrizioni del Governo di Pechino.

 

Redazione MilanLive.it

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