MILAN NEWS – Il reale merito dell’ormai vicinissima chiusura per l’affare Milan va dato ad un personaggio che negli ultimi mesi ha lavorato sotto traccia, prendendo le redini della situazione e credendo fermamente nel progetto cinese. Marco Fassone, il futuro a.d. milanista, è stato elemento centrale nell’ultima fase della transazione con Fininvest.
Il motivo lo spiega la Gazzetta dello Sport, che parla di come l’ex dirigente di Inter e Napoli abbia preso in mano la situazione relativa al closing subito dopo aver compreso le difficoltà del fondo SES, impossibilitato a chiudere per la scadenza del 3 marzo scorso e subendo di conseguenza sia la stretta del Governo di Pechino sugli investimenti esteri, sia la fuoriuscita dall’affare di molti dei soci e investitori. Fassone ha dunque sfruttato le sue conoscenze nell’imprenditoria e nelle banche d’affari europee e americane andando a reperire per conto di Yonghong Li la liquidità necessaria per il closing.
L’aiuto decisivo dovrebbe arrivare da un hedge fund statunitense, il fondo Elliott Management, guidato dal noto business-man Paul Singer. Quest’ultimo è risultato attratto dall’affare Milan e ha versato una disponibilità da 350 milioni di euro a mister Li, soldi con i quali non solo chiuderà l’operazione rossonera, ma potrà anche utilizzare tale finanziamento per la gestione del club nel primo anno (monte ingaggi e calciomercato in primis). L’intuizione di Fassone, spesso in viaggio in questi mesi assieme al braccio destro David Han Li, ha risolto dunque l’intricatissima questione andando a definire il futuro del Milan.
Redazione MilanLive.it