MILAN NEWS – Il Quotidiano Sportivo stamane ha rivelato che, in caso di naufragio della trattativa tra Fininvest e Sino-Europe Sports, non mancherebbero le alternative per il futuro del Milan.
La possibilità più clamorosa è quella di una sorta di cordata guidata da Adriano Galliani e con dentro sia Renzo Rosso di Diesel che uno tra Nelio Lucas del fondo Doyen Sports e Jorge Mendes (legato al fondo cinese Fosun). Ma non è da escludere il ritorno in scena di un personaggio molto noto negli ambienti rossoneri, ovvero Sal Galatioto. L’advisor italo-americano già l’anno scorso si occupò della compravendita del club di via Aldo Rossi assieme al suo braccio destro Nicholas Gancikoff. Aveva messo insieme una cordata cinese di investitori che poi, tra fine luglio e inizio agosto, si spezzò. I motivi ufficialmente non si conoscono, ma a rimanere in trattativa con Fininvest fu Yonghong Li.
I fatti ci dicono che probabilmente la holding della famiglia Berlusconi non ha percorso la via corretta, visto che il poco conosciuto uomo d’affari cinesi in questi mesi non è riuscito ad effettuare il closing. Il QS spiega che Galatioto sta monitorando la situazione e attende un passo falso di SES per tornare in corsa. Se i negoziati tra Yonghong Li e Fininvest in questi giorni salteranno, lui può fari avanti un’altra volta. E pare che alcuni contatti con la holding di via Paleocapa ci siano già stati, anche se quest’ultima finora ha smentito di aver sentito soggetti diversi da Sino-Europe Sports.
Galatioto valuterebbe il Milan al massimo mezzo miliardo, considerando pure che il club è iscritto nel bilancio Fininvest per 494 milioni. Dietro l’advisor italo-americano ci sarebbe Sonny Wu, uomo d’affari cinese che già la scorsa estate fu accostato al Diavolo e che sarebbe intenzionato a intavolare nuovi negoziati se si presentasse l’occasione. Lui in Italia ha già degli interessi, visto che con GSR Ventures è socio di minoranza di Share’ngo, il car-sharing elettrico che si vede a Milano, Firenze e Roma attraverso piccole macchine gialle. Acquistare il Milan potrebbe favorire ulteriormente il suo business. E, diversamente da Yonghong Li, lui avrebbe meno problemi a far arrivare soldi dalla Cina o da Hong Kong. Ha una fama decisamente migliore rispetto a quella del presidente di SES. Pare che possa garantire gli investimenti necessari.
Redazione MilanLive.it