MILAN NEWS – Se fosse per il Governo e le autorità cinesi, il closing Milan non si dovrebbe mai consumare. Già da tempo si parla di difficoltà per l’acquisizione delle quote rossonere dovute dalle mancate autorizzazioni provenienti da Pechino. E ieri sono arrivate le esatte conferme.
Zhou Xiaouchan, numero uno della Banca Centrale cinese, si è scagliato senza mezzi termini contro i soggetti che hanno recentemente investito molti soldi provenienti dalla Grande Muraglia in direzione più occidentale. In Cina ultimamente non sono ben visti tali esborsi di denaro, privilegiando gli investimenti interni: “Alcuni soggetti hanno investito all’estero alla cieca e di fretta. In taluni casi queste operazioni non erano in linea con le nostre politiche e non hanno portato un tangibile guadagno per la Cina. Gli investimenti che non rispettano le politiche industriali nazionali, come quelli nel mondo dello sport e dell’intrattenimento, non fanno bene al Paese ma creano malumori all’estero”.
Il closing Milan da parte di Sino-Europe Sports potrebbe essere inserito tra le operazioni poco mirate citate ieri da Zhou, che conferma come lo Stato non voglia concedere l’ok necessario per l’esborso definitivo di denaro. La Gazzetta dello Sport di oggi ricorda comunque le modalità con le quali SES sta cercando di definire l’affare: due società ad hoc create a Hong Kong e Lussemburgo, flusso di prestiti dalle Isole Vergini e autorizzazioni cinesi aggirate. A patto che tale denaro arrivi finalmente, con tanto di garanzie e trasparenze, nelle casse di Fininvest.
Redazione MilanLive.it