MILAN NEWS – Rischia finire con una battaglia legale la trattativa tra Fininvest e i cinesi di Sino-Europe Sports che ha per oggetto la compravendita del club rossonero. Il motivo del contendere sono i 200 milioni di euro di caparra che gli acquirenti hanno versato tra agosto e dicembre in un conto Unicredit della holding di via Paleocapa.
Il Quotidiano Sportivo oggi rivela che ieri nel classico pranzo di Arcore questo argomento è stato dibattuto da Silvio Berlusconi e da alcuni manager Fininvest presenti, mentre Adriano Galliani era assente all’incontro perché impegnato a Roma per l’elezione del presidente della FIGC. L’azienda ritiene quei soldi propri, indipendentemente da come andrà l’affare con SES, dato che i cinesi sono inadempienti rispetto al contratto stipulato e non ci sono clausole per recedere senza penali. Ma gli acquirenti non sono d’accordo. Infatti Yonghong Li e soci ritengono che l’inadempienza non sia dovuta a cause a loro imputabili, bensì al Governo di Pechino che non ha concesso le autorizzazioni necessarie per esportare i capitali dalla Cina all’Italia. Potrebbe nascere una disputa legale dall’esito incerto.
Quello che è certo è che Fininvest e SES al momento stanno lavorando per una nuova intesa e un nuovo contratto che possano portare al closing entro fine marzo, massimo inizio aprile. I cinesi per ottenere maggiore tempo rispetto alla scadenza pattuita e non rispettata del 3 marzo dovrebbero versare altri 100 milioni di caparra. Yonghong Li non sarebbe preoccupato, perché convinto che comunque questi acconti verrebbero recuperati in caso di naufragio dell’operazione. Ma nella holding della famiglia Berlusconi la pensano diversamente e non facile prevedere come finirà questa storia.
Redazione MilanLive.it