CorSport – Milan, prestiti degli azionisti per aggirare la burocrazia cinese

Bandiera cinese
Bandiera cinese (©Getty Images)

MILAN NEWS – Uno dei più grossi problemi nell’intricata vicenda legata al closing Milan ed ai suoi tantissimi ritardi riguarda certamente lo stop del Governo cinese, che già mesi fa sembra aver negato la possibilità a Sino-Europe Sports di investire numerosi capitali verso l’occidente.

La Cina sta cercando di far proliferare la propria economia, anche dal punto di vista degli investimenti nello sport, per tale motivo ha messo in atto alcuni divieti sui permessi di esportazione di capitale all’estero, anche per le aziende private. SES sta cercando di aggirare il problema, ma in questo senso i ritardi per chiudere l’acquisizione delle quote Milan sono all’ordine del giorno, nonostante le rassicurazioni provenienti dalla Cina.

Per le caparre Yonghong Li e soci si sono affidati a conti off-shore provenienti da paradisi fiscali, come le Isole Vergini, o a società ad hoc create tra Hong Kong e Lussemburgo dalle quali far transitare il denaro. Un problema, quello delle mancate autorizzazioni cinesi, che secondo il Corriere dello Sport verrebbe aggirato una volta acquisito il Milan con un’altra modalità: il club verrebbe finanziato dai cosiddetti ‘shareholder loan’, ovvero i prestiti degli azionisti di maggioranza, un espediente finanziario che risolverebbe tali mancanze. Ma per farlo bisognerà prima stipulare un piano commerciale con il quale il Milan possa in primis rientrare dai propri debiti e dal bilancio in rosso, poi arricchire le casse societarie e creare nuovo seguito ed investimenti a otto zeri.

 

Redazione MilanLive.it

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