MILAN NEWS – Da oggetto misterioso a titolare quasi fisso, o meglio a diventare l’uomo del destino e dei trionfi sudati del Milan. La metamorfosi di Mario Pasalic non può non far sorridere i rossoneri, visto che la crescita del centrocampista croato corrisponde al miglioramento dal punto di vista mentale e caratteriale di tutta la squadra.
La Gazzetta dello Sport di oggi tesse le lodi alla crescita di Pasalic, arrivato in estate come vero punto interrogativo del mercato. Il classe ’95, proveniente in prestito secco dal Chelsea, era considerato come l’ennesima mezzala della rosa rossonera, un acquisto a tratti inutile. Persino Vincenzo Montella lo accolse freddamente, facendo capire di aver bisogno piuttosto di un regista e non di un altro mediano con caratteristiche da incursore. Ma oggi, a più di metà stagione disputata, Pasalic ha fatto cambiare idea a molti.
Il suo campionato finora si è diviso in tre fasi: riserva ad inizio stagione, poi in autunno si è trasformato in panchinaro di lusso con un po’ di spazio a suo favore. Infine l’inverno lo ha reso un titolare praticamente fisso, un centrocampista abile a sfruttare le occasioni. Inoltre è l’uomo delle vittorie: suo il rigore decisivo contro la Juventus in Supercoppa, suo il gol a Bologna che sancisce l’impresa del Milan in nove contro undici. Insomma Pasalic oggi è una sorta di amuleto tatticamente utile; e pensare che il 13 febbraio di un anno fa giocava la sua ultima gara con la maglia del Monaco prima di un lungo periodo passato tra infermeria e riabilitazione, mentre 365 giorni dopo è un calciatore vero e pronto.
Redazione MilanLive.it