Purtroppo anche contro la Juventus il Milan ha messo in evidenza tutti i propri limiti dell’approcciare bene una partita fin dall’inizio. Nel primo tempo di Torino i rossoneri sono stati annichiliti dai padroni di casa, abili a trovare due gol e poi a controllare il match chiudendo bene gli spazi.
Troppo lenta e prevedibile la manovra della squadra di Montella, che non è riuscita ad avere profondità e a verticalizzare, oltre che a creare situazioni di superiorità numerica e a calciare in porta. C’è stata una fitta rete di passaggi in orizzontale che non hanno creato i presupposti per andare in gol. E’ la terza partita di fila in cui il Milan va sotto di due gol già nella prima frazione. Contro il Torino ciò era avvenuto in 26 minuti, contro il Napoli in appena 9 e contro la Juventus in 21. C’è un problema evidente e va risolto.
Sicuramente va apprezzata la forza di reagire da parte dei ragazzi nel secondo tempo, che anche ieri sera non si sono arresi e dopo l’intervallo sono rientrati in campo più carichi e determinati. Il gol di Bacca al primo tiro in porta milanista ha riaperto le speranze, successivamente affossate in parte dall’espulsione di Locatelli. Nessuna condanna per il 19enne Manuel, che ha commesso un errore e lo ha ammesso chiedendo scusa. E’ giovane e deve maturare, la crescita passa pure attraverso questi episodi. Nonostante l’inferiorità numerica, il Milan ha lottato e ha anche avuto alcune occasioni per pareggiare. Seppur non vada scordato che la Juventus stessa ha avuto delle chance per fare tris, una clamorosa con Mandzukic.
Rossoneri eliminati dalla Coppa Italia, ma tutto sommato a testa alta e comunque contro coloro che stanno dominando da cinque anni la Serie A. Ci può stare, anche se è fondamentale lavorare per migliorare in quelli che sono i limiti, soprattutto mentali, della squadra. Non ci si può più permettere di concedere un tempo o buona parte di esso all’avversario, soprattutto quando è molto forte come Napoli e Juventus. Bisogna avere il giusto approccio da subito e non essere sempre costretti alle rimonte.
Adesso il Milan ha un tris di partite abbordabili contro Udinese, Sampdoria e Bologna. Impegni da non prendere sottogamba assolutamente, ma che i ragazzi hanno il dovere di vincere per restare in piena lotta per la qualificazione in Europa League. Anche perché dopo ci saranno tre sfide consecutive molto più complicate contro Lazio, Fiorentina e Sassuolo. Fare bottino pieno adesso diventa vitale.
Chiosa finale dedicata a Deulofeu e Niang. Lo spagnolo ieri ha esordito in maglia rossonera e nei pochi minuti giocati ha fatto intravedere le sue qualità, in particolare velocità e abilità nel dribbling. Anche se la giocata migliore è stata il recupero difensivo effettuato su Cuadrado, segnale del suo spirito di sacrificio. Per quanto riguarda il francese, la cessione è diventata ormai inevitabile. Montella gli ha dato tanta fiducia e qualcosa a un certo punto si è rotto, rendendo impossibile proseguire insieme. L’ex Caen vola a Londra per giocare nel Watford, dove sarà un altro allenatore italiano (Mazzarri) a dover riuscire nel compito di farlo esplodere definitivamente. In bocca al lupo.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)