MILAN NEWS – Uno dei pochi rimpianti ammessi da Silvio Berlusconi durante il suo trentennio da presidente del Milan è il non aver ascoltato l’amico Arrigo Sacchi, che due estati fa gli consigliò di ingaggiare Maurizio Sarri, allenatore emergente proveniente da un grande campionato a Empoli.
Un ‘mea culpa’ che il Cavaliere ad oggi non ripeterebbe, visto che il suo Milan si gode il lavoro di Vincenzo Montella, una scelta tutt’altro che secondaria per la panchina. E domani a San Siro i due tecnici in questione si sfideranno per un Milan-Napoli tutto da gustare, che mostrerà la reale dimensione di entrambe le compagini. Montella e Sarri, due allenatori dalle grandi capacità, come scrive la Gazzetta dello Sport, e dal destino incrociato: come detto il mister azzurro poteva finire in rossonero nell’estate 2015 e Montella fu sondato da Aurelio De Laurentiis sempre in quel periodo.
Entrambi oggi si possono definire adepti del 4-3-3, un modulo che in realtà in carriera avevano utilizzato ben poco; Sarri ad Empoli prediligeva il ‘rombo’ e il gioco tra le linee, mentre Montella a Firenze sperimentò spesso e volentieri la difesa a tre. Milan-Napoli sarà invece un duello a colpi di tridente, ma molto diversi tra loro: Mertens partecipa mille volte più di Bacca alla manovra, Callejon da ala destra fa movimenti completamente differenti da Suso. Insomma numeri simili ma peculiarità diverse per questi due ‘gemelli’ della panchina.
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Redazione MilanLive.it