Per come si era messa dopo mezzora, uscire con un punto da Torino non è un risultato negativo. Nei primi 30 minuti il Milan è stato quasi assente dal campo, atteggiamento completamente sbagliato e rossoneri praticamente in balia dell’avversario.
Non è la prima volta che la squadra di Montella regala troppo nei primi tempi e bisogna fare qualcosa per evitare che casi simili si ripetano. Per fortuna questo Milan ha una caratteristica che lo stesso allenatore ha trasmesso ai suoi giocatori, ovvero il non mollare mai neppure nelle situazioni più difficili. Dopo il rigore parato da Donnarumma a Ljajic, che poteva chiudere il match sul 3-0, i ragazzi hanno reagito e sono riusciti a rimontare entrambe le reti di svantaggio.
Dopo il 2-2 il ritmo dei rossoneri è un po’ calato, ma le occasioni per segnare il gol della vittoria ci sono state e sarebbero servite più precisione e determinazione per riuscire a fare bottino pieno. C’è sicuramente del rammarico, visto che le concorrenti in zona Europa hanno vinto tutte, però in casa Milan c’è più che altro da recitare il mea culpa per quella prima mezzora regalata al Torino. Anche se la reazione va comunque sottolineata, perché forse un anno fa la squadra rossonera non sarebbe riuscita a recuperare lo svantaggio e sarebbe crollata.
La prossima partita è contro il Napoli a San Siro e peseranno le assenze di Romagnoli e Locatelli. Per Alessio prestazione negativa a Torino, dove Belotti ha quasi sempre avuto la meglio su di lui. Al suo posto dovrebbe giocare Gustavo Gomez, sperando si faccia trovare pronto e non deluda. Manuel non ha un sostituto vero e proprio nel suo ruolo, Montella potrebbe adattare Bertolacci e tornare a inserire Kucka come titolare in mediana. Lo slovacco è un elemento importante, dà fisicità e quantità. Difficile rinunciarci, soprattutto in un big match.
In attacco il Milan è dipendente dalle giocate di Bonaventura e Suso, come già detto in altre occasioni. In particolare dello spagnolo, che più di Jack riesce a creare occasioni pericolose. E’ l’ex Liverpool il giocatore più decisivo della squadra, quello che anche nelle partite meno positive qualche giocata e qualche assist comunque li fa. La speranza è che entrambi contro il Napoli siano al 100%, perché c’è bisogno di loro al meglio per poter strappare un risultato positivo contro i ragazzi di Sarri.
Chiosa finale dedicata a Niang, entrato negli ultimi minuti di Torino-Milan e molto deludente. Non che ci si aspettasse che potesse cambiare le sorti del match, ma almeno che mettesse in campo il giusto atteggiamento. Invece il ragazzo sotto questo profilo ha deluso ed è ora che decida che giocatore vuole diventare. Se intende diventare un grande calciatore, non è questa la strada giusta. Montella ha detto che deve impegnarsi e fare di più, auspichiamo che l’ex Caen reagisca e torni quello visto a inizio stagione.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)