MILAN NEWS – Lo ha ribadito più volte Adriano Galliani parlando del suo futuro: al momento del closing che porterà il Milan ad essere governato dalla nuova cordata cinese, il suo incarico in rossonero cesserà, dopo più di trent’anni di onorata e trionfale carriera da amministratore delegato.
Lo storico dirigente milanista, una vita al fianco di Silvio Berlusconi per costruire una delle squadre più vincenti e riconosciute al mondo, è pronto a fare le valigie. Ma in queste sue ultime presunte settimane di lavoro Galliani non disdegna qualche confessione interessante, come quelle riferite ieri in un’intervista radiofonica e riportate stamane anche dalla Gazzetta dello Sport.
L’amministratore delegato del Milan ha svelato il suo essere stato vicinissimo ad un incarico in Cina e, guarda caso, saranno proprio dei manager cinesi a togliergli il tanto amato incarico: “Alla fine del 2013 avevo dato le dimissioni, avevo una grande offerta per andare in Cina. Poi il mio maestro (Berlusconi, ndr) mi ha detto che non potevo andare via e io ho risposto come Garibaldi, “obbedisco”. Ma non erano questi cinesi, erano altri. Quelli forse li conoscevo, questi non li conosco”.
Il futuro è ancora incerto, ma cova nell’animo di Galliani il desiderio di restare a vita in rossonero: “Il closing? Vivo come se rimanessi per sempre. Va bene se finisce fra un mese, tre mesi, oggi o mai. Io presidente di Lega? No, non mi piace. Preferisco una gara di Terza categoria a un’assemblea di Lega“.
Redazione MilanLive.it
