MILAN NEWS – La notizia giunta ieri riguardante la caparra che Sino-Europe Sports ha versato a dicembre nelle casse Fininvest provenisse da un fondo delle Isole Vergini ha scoperchiato in parte le strategie della cordata cinese che sta per acquisire la maggioranza delle quote del Milan.
Ora la questione potrebbe allargarsi a tutta l’intera operazione Milan; come scrive oggi Tuttosport il vero cruccio è rappresentato dalla mancanza di autorizzazioni del Governo cinese per l’espatrio della cifra stabilita, circa 320 milioni di euro, in favore dell’acquisizione del club rossonero. Il 3 marzo, nuova scadenza prorogata da dicembre scorso, si avvicina sempre più, ma continuano a mancare le certezze burocratiche e finanziarie che possano far stare tranquille le parti in causa.
Non è escluso dunque che, oltre ai 100 milioni già versati di caparra provenienti da una società del paradiso fiscale caraibico, Yonghong Li e soci possano affidarsi ad un nuovo prestito, di portata maggiore, anche per il saldo definitivo entro marzo prossimo. Tutto dipenderà da ciò che accadrà nelle prossime settimane: se lo Stato darà burocraticamente l’ok all’operazione non dovrebbero esserci problemi per il closing, altrimenti si ricorrerà nuovamente a fondi esteri, magari sempre dalle Isole Vergini o dintorni, per definire l’intricata vicenda.
Redazione MilanLive.it