Milan, De Sciglio: “Che rivincita in Supercoppa! Ho la stima di Montella”

Diego Perotti Mattia De Sciglio
Diego Perotti e Mattia De Sciglio (©Getty Images)

MILAN NEWS – E’ il ‘giovane-vecchio’ del Milan attuale; 24 anni ma già tanta esperienza alle spalle, un esordio lampo che è stato accolto con clamore almeno quattro anni fa, gli applausi, la Nazionale maggiore, poi la crisi. Ma oggi Mattia De Sciglio ha saputo rigenerarsi ed è uno degli intoccabili in casa rossonera.

Il terzino classe ’92 ha rilasciato oggi una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui parla di se’ e del Milan e dell’ultimo fortunato periodo, a cominciare dalla Supercoppa:Questo Natale è molto bello ed emozionante, questo successo l’ha reso unico. Dopo la delusione della Coppa italia alla fine della scorsa stagione avevamo una gran voglia di rivincita sulla Juve. E poi questo per quasi tutti noi è il primo trofeo della carriera, quindi ancora più speciale. Abbiamo meritato a Doha. A parte i primi 20’, siamo venuti fuori alla grande, loro alla fine sono crollati e noi abbiamo avuto diverse occasioni per chiuderla prima dei rigori. Così, però, è stata una vittoria ancora più sofferta, e quindi più goduta. La fascia di capitano? L’ho già indossata nelle giovanili, è bello ed è una grossa responsabilità. In Qatar è stata una sensazione magnifica. E poi essere il capitano della squadra per cui hai sempre tifato è il massimo“.

Il Milan punta forte su una squadra giovane e di talento, tanto che De Sciglio a 24 anni è uno dei più esperti e maturi del gruppo: “Ho da poco raggiunto la 100a in A, è un traguardo bellissimo, peccato per gli infortuni perché avrei potuto arrivarci prima. Pensare che sono passati già più di 4 anni dal mio esordio fa effetto, sono volati. Insomma, sono ancora giovane, ma vedendo Donnarumma e Locatelli che ne hanno 6-7 meno di me…Donnarumma è stato bravissimo e continua a esserlo nel mantenere un equilibrio che non fa smarrire la strada. E’ molto facile perderla quando sei così giovane e ti capita tutto così in fretta. Locatelli, per avere 18 anni, si sta comportando molto bene. Mi spiace per Calabria, che è fuori da tre mesi, ma ci metto dentro anche lui. I giovani da soli non bastano. Occorre la presenza di giocatori d’esperienza, che aiutano a venir fuori da certe situazioni. L’ho vissuto sulla mia pelle al primo anno con i compagni che poi hanno lasciato. Serve assolutamente un mix“.

Il suo rendimento è cresciuto molto nell’ultimo periodo, tanto da diventare un intoccabile rossonero: “A volte credo di essere criticato un po’ troppo severamente. Sbagliare capita a tutti. Nei giudizi vengo spesso definito timido, ma pochi si accorgono che in fase di possesso dietro ci mettiamo a tre con un terzino bloccato, cioè io, e l’altro autorizzato a salire, cioè Abate. Sono consegne precise del mister, altro che timidezza. Montella? La sua stima mi ha fatto piacere. L’anno scorso avevo giocato meno, mi serviva sentire nuovamente la fiducia del tecnico. Lui è stato il nostro uomo in più, ci ha aiutato molto. Ci ha trasmesso subito il suo metodo, cose molto diverse da quelle a cui eravamo abituati negli anni scorsi. E poi nei momenti di sofferenza ci compattiamo, cosa che fino all’anno scorso non eravamo in grado di fare. Mentalmente ci ha restituito consapevolezza, con la Juve è stata la cartolina perfetta del nuovo Milan: siamo andati sotto, abbiamo reagito e abbiamo vinto“.

Redazione MilanLive.it

 

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