MILAN NEWS – Manuel Rui Costa rientra probabilmente nella lista dei giocatori più forti della storia del Portogallo. E’ stato un grande trequartista, un vero numero 10 in grado di sfornare tanti assist per i compagni.
Come tutti ben ricordiamo, ha anche indossato la maglia del Milan. Dal 2001 al 2006 ha messo insieme 192 presenze, 11 gol e tantissimi assist in rossonero. A Milano ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Champions League e una Supercoppa Europea.
Interpellato da Sky Sports, l’attuale direttore sportivo del Benfica ha indicato quello che è la sua squadra dei sogni composta da suoi ex compagni di club e di nazionale. Rui Costa ha inserito in questo dream team ben 5 ex giocatori del Milan.
Ecco la formazione top 11 di Manuel: Vitor Baia; Cafu, Mozer, Nesta, Maldini; Pirlo, Paulo Sousa; Figo, Kakà, Cristiano Ronaldo; Batistuta.
Presenti dunque Marcos Cafu, Alessandro Nesta, Paolo Maldini, Andrea Pirlo e Ricardo Kakà come ex compagni di avventura in rossonero. Per tutti loro ha speso parole di elogio.
Su Cafu: “Un collega ai tempi del Milan. Più che un terzino, sembrava un esterno. Arrivò quando aveva superato i 30 anni, ma eccelleva ogni partita“.
Su Nesta: “E’ stato probabilmente il giocatore più elegante con cui ho lavorato. Era molto veloce, aveva un’accelerazione impressionante e un modo di difendere particolare. Era brillante nei duelli uno contro uno ed è un mio grande amico“.
Su Maldini: “Un grande capitano, calciatore, uomo e compagno di squadra. Quando abbiamo giocato insieme, lui aveva già vinto tutto, ma ogni giorno ha mostrato voglia di vincere e lo ha trasmesso ai compagni“.
Su Pirlo: “Arrivò al Milan per giocare da 10, nella mia posizione, e alla fine è diventato il migliore numero 6 al mondo. E’ stato probabilmente uno dei giocatori di maggiore talento con i quali ho giocato“.
Infine su Kakà: “E’ arrivato al Milan molto giovane e io ero quasi nel finale della mia carriera. Qualche giocatore che sta per perdere il proprio posto vuole che il suo sostituto sia un grande calciatore e una persona umile. Negli intervalli delle partite mi guardava sempre, per vedere se avevo qualche consiglio da dargli. E’ stato un onore aver preso parte alla sua crescita“.
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Redazione MilanLive.t