MILAN NEWS – Gianluca Zambrotta nella sua lunga carriera ha indossato sia la maglia della Juventus che quella del Milan. Con entrambe ha vinto trofei, compresa la Supercoppa Italiana che oggi a Doha è in palio tra le due squadre.
L’ex giocatore ha alzato la coppa a New York (Juve 2003) in bianconero e a Pechino (Milan 2011) con la divisa rossonera. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, non si è sbilanciato su chi tiferà a Doha: «Sono state le tappe più importanti della carriera. Alla Juve sono diventato grande, al Milan mi sono completato. Sono due grandi famiglie che mi hanno regalato emozioni forti e per me sarebbe un po’ difficile doverne scegliere una…».
Neppure sul risultato finale Zambrotta si sente di sbilanciarsi: «Immagino una partita bella, aperta. E quindi può finire in qualsiasi modo». Ma su coloro che possono essere gli uomini decisivi delle due squadre nell’attesa sfida di Supercoppa Italiana ha le idee chiare: «Buffon e Higuain nel caso in cui vinca la Juve, Donnarumma e Bonaventura se avrà la meglio il Milan. Jack è quello che può sparigliare le carte».
Il campione del mondo 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi ha intrapreso la carriera da allenatore e nell’intervista ha speso elogi per il collega Vincenzo Montella: «E’ il loro uomo in più, sta facendo un ottimo lavoro all’interno di un progetto importante. Ed è un lavoro non facile».
Dopo il suo addio al Milan al termine della stagione 2011-2012 , Zambrotta non si aspettava questo ridimensionamento del club rossonero rispetto alla Juventus. Per molti è stato sbagliato liberarsi di tutti i senatori in breve tempo e non avere quindi nello spogliatoio figure che aiutassero i ragazzi più giovani e inesperti. L’ex terzino rossonero conferma: «E’ stato un problema perché sono mancati i punti di riferimento. Ora il progetto giovani è bellissimo, ma per portarlo avanti occorrono, oltre al tempo, anche delle guide che li facciano crescere».
Il futuro del Milan dovrebbe essere di marca cinese, ma c’è chi ancora fa difficoltà a pensare alla società di via Aldo Rossi senza l’attuale proprietà e senza la dirigenza oggi in carica. Zambrotta è tra questi: «Un Milan senza Berlusconi e Galliani non mi sembrerebbe nemmeno il Milan. E’ qualcosa che mi spiace molto, ma purtroppo occorre far fronte alle esigenze economiche».
Redazione MilanLive.it