MILAN NEWS – Gestire il Milan in una fase di transizione, con tanti dubbi sul futuro societario e con la consapevolezza di prossimi stravolgimenti dirigenziali, è affare piuttosto duro. Ancor di più pensando che c’è da affrontare la sessione di mercato di gennaio in regime di autofinanziamento e con una condivisione di idee non proprio eccellente.
L’edizione di oggi del Corriere della Sera ha scritto di una sorta di scontro ideologico e strategico tra i due attuali amministratori delegati del Milan: da una parte lo storico e reggente Adriano Galliani, dall’altra l’a.d. in pectore Marco Fassone, il dirigente con il quale la cordata cinese Sino-Europe Sports ha impostato i primi programmi per il futuro del club. Si parla di dissidi già in corso tra questi due personaggi, abituati a gestire in solitaria le varie situazioni, soprattutto per quanto riguarda mercato e gestione dei rinnovi contrattuali.
Uno dei temi di scontro è il rinnovo di Giacomo Bonaventura, centrocampista gestito da Mino Raiola che aveva trovato con Galliani l’accordo per un prolungamento fino al 2020 e un raddoppio dell’ingaggio. Situazione non avallata ancora da Fassone e dai cinesi, che vogliono trattenere l’ex atalantino ma con condizioni diverse (si parla di 1,5 milioni annui). Ancor più dura la questione del rinnovo di Gianluigi Donnarumma: la cordata asiatica avrebbe voluto inserire il discorso accanto a quello di Bonaventura, ma Raiola vuole maggiori garanzie e frena le trattative. Galliani cercherà di fare da paciere nella situazione, che però rischia di essere intricata più che mai.
Redazione MilanLive.it