MILAN NEWS – Andrea Petagna sabato affronta il suo passato, ovvero il Milan. Ma il suo presente è l’Atalanta, dove ha trovato continuità grazie a mister Gian Piero Gasperini.
L’ex bomber del settore giovanile rossonero ha messo a segno finora solo 3 gole e non va a segno dalla 7^ giornata, però è stato lo stesso impiegato come titolare nelle successive partite visto l’importante lavoro che fa in attacco. Vincenzo Montella e tutti in casa milanista sperano che il ragazzo non si voglia sbloccare proprio sabato a San Siro.
Intanto La Gazzetta dello Sport è andata ad intervistare proprio Petagna, al quale è stato chiesto anche di un aneddoto risalente alla sua esperienza al Milan. Quando era molto giovane, infatti, finì per lasciare il convitto per raggiungere la sede dell’Inter, ma si ritrovò in quella dela Saras (società dei Moratti) a chiedere di parlare con il responsabile del settore giovanile dell’Inter. Lui ricorda così quel momento: «Ero un ragazzino e ogni tanto facevo qualche cavolata. Quella mattina nevicava e non volevo andare a scuola, ma i tutor mi costrinsero ad alzarmi dal letto e a prepararmi. Mi arrabbiai, presi lo zaino e cercai la sede dell’Inter». L’agente lo fermò e poi il Milan lo ha perdonato.
L’attaccante classe 1995 nato a Trieste ha vinto il campionato Giovanissimi, quello Allievi e il Torneo di Viareggio in rossonero. Poi si è affacciato alla prima squadra e a 17 anni esordì persino in Champions League: «A ripensarci adesso ho ancora i brividi. Ero emozionato già in pullman. Però prima di entrare in campo le gambe non tremavano. Certo, il cuore batteva forte. Per questo sarò sempre grato al Milan e ad Allegri, che ho rivisto con piacere a Torino. I suoi complimenti fanno sempre piacere».
Però poi la sua carriera a Milano non è decollata. Ci sono stati dei prestiti che non lo hanno fatto emergere, come quelli a Latina e Vicenza, ma poi il passaggio all’Ascoli lo ha rilanciato in un periodo in cui lui stava persino pensando di ritirarsi: «Ero deluso. E l’Ascoli non sapeva nemmeno in che serie avrebbe giocato. Però ho trovato la forza per reagire. Mi sono detto: “o cambi o non sei fatto per fare questo lavoro”».
Petagna ha cambiato mentalità, è diventato più forte e non è un caso che sia titolare nell’Atalanta, anche se deve ritrovare la via del gol. Al Milan si sta puntando molto sui giovani in questa stagione, ma lui non ha rimpianti: «Sono felice all’Atalanta e non ho modo di pensare al Milan o a quello che poteva essere».