MILAN NEWS – Il rigore fallito lunedì sera all’Olimpico è l’emblema del momento negativo che attraversa M’Baye Niang, attaccante francese classe ’94 del Milan. O meglio è l’espressione in volto subito dopo l’errore che simboleggia la staticità e la malinconia del giovane calciatore, il quale non ha neanche azzardato ad una reazione rabbiosa.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, Niang è un uomo importantissimo per il gioco di Vincenzo Montella, ma i due ultimi rigori falliti, contro Crotone e Roma, fanno intendere benissimo come non stia vivendo il periodo più fortunato della sua carriera. Per quanto riguarda i tiri dal dischetto Niang lascerà l’incombenza ad altri prossimamente: innanzitutto a Carlos Bacca, che quando rientrerà dall’infortunio avrà l’egemonia sui calci di rigore essendo il primo tiratore designato.
Altrimenti c’è Gianluca Lapadula, che merita di provare a segnarli come detto da Niang stesso: “Io e Lapadula non abbiamo problemi, prima del rigore mi ha caricato e mi ha detto di stare tranquillo. Il prossimo lo lascerò tirare a lui perché lo merita e sta vivendo un momento migliore del mio. Se se la sente glielo farò calciare”.
Ed a Roma Niang non avrebbe neanche dovuto esserci, con Keisuke Honda sicuro fino a pochi minuti dal fischio d’inizio di giocare dal 1′ minuto. Poi Montella ha scelta la fisicità del francese per lottare sulla fascia contro Rudiger e Peres, ma l’impressione è che l’attaccante abbia bisogno di riposo e di ricaricare le energie. Contro l’Atalanta possibile turno di stop per lui, in vista della Supercoppa Italiana contro la Juventus, match in cui c’è bisogno invece della qualità e dell’intraprendenza del miglior Niang.
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Redazione MilanLive.it