MILAN NEWS – Tra i tanti dubbi che circondano l’affare tra Fininvest e Sino-Europe Sports per l’acquisizione della maggioranza delle quote Milan c’è soprattutto quello relativo alle mancate autorizzazioni che burocraticamente servono agli investitori per esportare capitale dalla Cina verso l’occidente.
Il closing era praticamente fissato per il 12 dicembre, ovvero due giorni fa, ma il mancato placet del Governo di Pechino ha rallentato e bloccato tutto, generando uno slittamento delle firme e dei bonifici definitivi entro il 3 marzo prossimo. Dalla Cina fanno sapere che c’è sempre grande ottimismo sul fatto che si possa chiudere l’operazione a breve, magari anche in anticipo rispetto alla suddetta data-limite, ma visti i dubbi intanto spunta un piano B di cui scrive oggi il Corriere della Sera.
Pare che il Governo cinese sia in procinto di bloccare sul nascere tutte le autorizzazioni per operazioni finanziarie all’estero simili a quella riguardante le quote Milan, vista anche la scarsa chiarezza sul fondo di investimento che dovrebbe gestire la transazione. Yonghong Li e soci intanto stanno ipotizzando che, se non arrivassero tali autorizzazioni entro il 30 gennaio prossimo, si potrebbe percorrere la strada di un prestito da istituti bancari europei. Il rischio è l’alto tasso di interesse a cui Sino-Europe andrebbe incontro, ma appare l’unica soluzione per aggirare la burocrazia cinese.
Redazione MilanLive.it