MILAN NEWS – Il comunicato lanciato da Fininvest e Sino-Europe Sports qualche giorno fa riguardo la proroga ufficiale del closing Milan al 3 marzo prossimo si concludeva con una frase piuttosto significativa: “ Le modalità di gestione delle attività dell’AC Milan fino alla data del closing continueranno a basarsi sul principio di condivisione delle scelte“.
Vale a dire che per qualsiasi decisione finanziaria la dirigenza attuale del Milan dovrà confrontarsi con la prossima proprietà cinese e con i suoi rappresentanti, come il futuro a.d. Marco Fassone. Ed in vista del mercato di gennaio, come scrive oggi Tuttosport, la condivisione sarà la naturale conseguenza di tale momento di stallo. L’unico problema è che Fininvest non vuole variare la disponibilità economica del Milan, permettendo soltanto delle operazioni con saldo zero, ovvero ad ogni entrata dovrà corrispondere pari uscita.
Dunque per la sessione di gennaio ormai vicina servirà una sorta di patto tra Fassone ed Adriano Galliani, visto che ogni decisione dovrà essere approvata e confermata da entrambi. In estate i cinesi avevano già bloccato un paio di operazioni, come gli acquisti di Rodrigo Bentancurt per 16-17 milioni di euro e quello a costo zero di Alvaro Arbeloa. Possibile dunque un incontro dei due dirigenti con Vincenzo Montella per programmare strategie condivise di mercato e rinforzare il Milan il più possibile: di certo Sino-Europe non si opporrà alla cessione di alcuni esuberi, come Leonel Vangioni o Luiz Adriano. Più intricata la situazione di Carlos Bacca, visto che i dirigenti attuali sono disposti a sacrificarlo in uscita, ma per i cinesi è l’unico calciatore di livello internazionale della rosa.
Redazione MilanLive.it