MILAN NEWS – L’argomento più discusso in questo periodo non può che essere la questione cinese. Il closing, previsto inizialmente per il 13 dicembre, sarà probabilmente rinviato all’anno prossimo con il versamento di una seconda caparra da parte degli investitori a Fininvest.
Intorno a questa vicenda c’è tanta confusione, anche perché ancora non si sa molto sui questi compratori cinesi. L’avvocato Giuseppe La Scala, intervistato da Calciomercato.com, ha sottolineato proprio la scarsa comunicazione della cordata: “E’ deludente l’atteggiamento che la cordata cinese ha assunto nei confronto dei tifosi milanisti. Stanno comprando una società che opera sul territorio italiano e ti devi regolare sui standard italiani e spieghi cosa vuoi fare. Ma non lo hanno fatto, e se i cinesi preferiscono i fatti alle parole, possiamo dire che nemmeno quelli hanno fatto. Avrebbero potuto spiegare i problemi burocratici presentando una fotocopia di un estratto conto corrente con scritta i 520 milioni scritti”.
Un altro mistero è legato ai nomi degli investitori, che potrebbero essere resi noti nell’incontro di oggi fra Fininvest e la Sino-Europe Sports. La Scala dice la sua: “I cinesi devono comunicarla a Fininvest, ma devono rendersi conto di aver assunto delle responsabilità soprattutto con i tifosi. Se dietro questa strategia ci sono investitori di una logica a medio-lungo va bene, ma se si presentano solo dei trader, come è successo finora, non va bene”.
Il vicepresidente dell’Associazione dei piccoli azionisti del Milan ha poi continuato nel parlare di come è stata gestita questa vicenda riguardante la cessione del club rossonero: “Non abbiamo bisogno di gente che ci liberi di Galliani e che conduca il mercato, ma di una società che invece conduca un progetto a lungo termine. Le parti hanno firmato un preliminare e quindi obbligati a portare avanti la trattativa. Trovo tutta questa storia irrispettosa verso i tifosi, siamo tutti in uno psicodramma“.
Infine, l’avvocato ha commentato così le richieste di Silvio Berlusconi per tenere la carica di presidente onorario con specifici poteri sul mercato e sulle scelte tecniche: “O è via di testa, ma non credo, oppure si sta facendo delle matte risate pensando a quelli che lo stanno prendendo sul serio mentre ci sta prendendo per il c… Pensate a una società che fa un investimento del genere e che permette a un semplice presidente onorario di decidere qualcosa sulla formazione o sugli acquisti, è una cosa ridicola, solo noi ci stiamo dietro“.
Redazione MilanLive.it