MILAN NEWS – Ricordate l’olandese Urby Emanuelson? L’esterno mancino che il Milan acquistò quasi in periodo di emergenza dall’Ajax nel 2011 e che rimase fino al 2014 in maglia rossonera, a parte una breve esperienza con il Fulham.
Oggi 30enne, in forza agli inglesi dello Sheffield Wednesday, Emanuelson ha abbandonato l’élite del calcio ed in un’intervista piuttosto polemica a Extra Time ha parlato della sua esperienza negativa in Italia.
Emanuelson dopo i circa tre anni a Milanello è passato alla Roma di Rudi Garcia, dove però non è mai stato trattato come un possibile titolare: “Nella settimana in cui fui preso arrivarono in 6. Non si trattava più di competizione, ma di sopravvivenza. Mi ritrovavo in tribuna, vedevo la squadra giocare da cani, ma non cambiava niente. Garcia mi diceva di avere pazienza. Poi, al momento dei cambi, sceglieva sempre qualcun altro. Spiegazioni zero, consigli su dove migliorare meno di zero“.
L’olandese è poi passato per Atalanta e Verona, altre esperienze tutt’altro che gratificanti, con tanta panchina e una retrocessione amara con l’Hellas lo scorso maggio. L’unica squadra che Emanuelson tiene nel cuore è proprio il Milan, come ha spiegato oggi: “Ero il ragazzino, con un sacco di campioni. Pirlo, Ibra, Nesta, Thiago Silva, Seedorf, Van Bommel. Gli ultimi due mi hanno aiutato molto, c’era concorrenza fortissima ma sana. Se davi il massimo, prima o poi saresti stato premiato. Ho raccolto più di 100 gare nel Milan, non credo di essere così scarso, anche se negli ultimi anni molti hanno ritenuto il contrario“.
L’ex talento dell’Ajax ha voluto lanciare un messaggio negativo per quanto riguarda un eventuale passaggio in Serie A da parte di altri giocatori, a cui sconsiglia l’Italia. Queste le sue dure parole: “Ai giovani consiglio di non andare a giocare in Serie A. Lì il calcio è politica, non sempre giocano i migliori, contano altri fattori. Ad esempio essere nel giro giusto, in termini di amicizie e conoscenze“.
Redazione MilanLive.it