MILAN NEWS – Il desiderio di Silvio Berlusconi ormai è chiaro: il Cavaliere vorrebbe tenersi stretto il Milan, puntando su un progetto da lui spesso enunciato riguardante calciatori giovani e prettamente italiani, sulla scia di ciò che sta già accadendo attualmente nella rosa di Vincenzo Montella. Tutto bello sulla carta, ma gli effetti di una mancata cessione del suo club, al netto dei debiti, rischierebbe di trascinare il Milan in un baratro finanziario.
Berlusconi in realtà a più riprese ha ammesso di dover necessariamente cedere le quote o cercare comunque dei partner finanziari che possano aiutare nella gestione del club e delle tante spese. Il Cavaliere è dunque combattuto tra la cessione e il desiderio da tifoso-imprenditore di mantenersi ai vertici del Milan. Una riflessione importante redatta oggi da La Stampa però sembra bocciare quest’ultima ipotesi che diventerebbe come detto deleteria per il futuro della società rossonera su tanti punti di vista.
In primis per i tanti debiti, circa 220 milioni ad oggi, che rischierebbero non solo di restare insoluti, ma anche di crescere ed aumentare: pare infatti che i costi di gestione del Milan portino via almeno 100 milioni all’anno dalle casse di Fininvest, soldi che in qualche modo dovranno rientrare. E l’unica soluzione sarebbe sacrificare i migliori talenti sul calciomercato in uscita: gente come Gigio Donnarumma o Alessio Romagnoli sarebbe dunque impossibile da trattenere. Una cessione ad una cordata ricca, facoltosa ed in grado di pareggiare il bilancio appare teoricamente la strategia migliore.
Redazione MilanLive.it