MILAN NEWS – La frecciatina di origine tattica da parte di Silvio Berlusconi ha colpito anche Vincenzo Montella, l’allenatore che finalmente sta riuscendo a portare fuori dall’anonimato il Milan dopo anni deludenti e lontani dalla vetta in classifica. Dopo il derby pareggiato 2-2, il Cavaliere ha fatto i complimenti al tecnico campano per il suo lavoro finora proficuo, ma lo ha bacchettato sull’impostazione tattica che dà al suo Milan, continuando a sostenere la tesi delle ‘2 punte’ come la più adeguata per vincere.
La Gazzetta dello Sport riporta proprio quelle parole nel post-partita rilasciate da Berlusconi: “A Montella ho fatto i complimenti per il secondo posto, ma abbiamo alcune differenze nello schema tattico, perché io ho la convinzione che lo schema del Milan che ci ha portato a vincere per quasi trent’anni sia quello che prevede le due punte e una mezzala dietro le punte. Quindi insisto con lui che lo schema sia questo e cioè che non ci siano due ali di ruolo”. La stessa richiesta che fece a Sinisa Mihajlovic un anno fa, tecnico poi esonerato più che altro per il gioco scarno intravisto e per una mentalità poco incline all’universo rossonero.
Montella però non è abituato a giocare con il cosiddetto ‘rombo’ e dunque con due punte di ruolo vicine. Può farlo al massimo come necessità, ma storicamente l’ex attaccante da quando allena predilige un 4-3-3 con una sola punta, spesso neanche autentica. A Catania c’era il solo Gonzalo Bergessio a tenere in piedi l’attacco, a Firenze invece preferì prima Jovetic poi Pepito Rossi alla potenza fisica di Mario Gomez, spesso lasciato fuori. E nel Milan c’è Carlos Bacca, che tra l’altro continua a digiunare e far preoccupare la fase offensiva rossonera.
Redazione MilanLive.it