MILAN NEWS – Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, ma chi conosce bene l’atteggiamento classico di Silvio Berlusconi si sarebbe dovuto attendere qualche colpo di scena o rivelazioni a sorpresa a pochi giorni dalla chiusura di un affare storico per il destino del Milan.
Mentre da Pechino continuano ad essere ottimisti per il closing del 13 dicembre, il Cavaliere ha gettato altra legna sul fuoco parlando dopo il derby di domenica di condizioni che dovranno essere rispettate affinché lui accetti il ruolo di Presidente onorario.
Berlusconi, come era ipotizzabile, non vuole lasciare il Milan e le quote di maggioranza a cuor leggero; il club rossonero è una delle sue creature più belle e la coreografia a lui dedicata dalla Curva Sud domenica gli ha riempito l’anima e la mente di bei ricordi, di quei tanti trofei alzati grazie alle imprese dei campioni da lui scelti. Ecco perché, come ricorda la Gazzetta dello Sport, Berlusconi fa melina e sembra voler frenare sulla cessione: “Il closing è fissato per il 13 dicembre, crediamo non ci siano ostacoli per ottenere le autorizzazioni dal governo cinese e quindi pensiamo che il closing avverrà nella data prevista. Se non avremo concluso vedremo cosa fare. Comunque ci hanno dato assicurazioni valide”.
Anche il presidente dunque pensa che l’affare si farà, ma i patti da lui voluti dovranno essere rispettati: “I nostri nuovi soci cinesi insistono in maniera molto determinata affinché resti presidente. Io reputo però che restare presidente con una società altrui non sia una cosa da tenere in considerazione, e allora mi hanno offerto la presidenza onoraria, senza nominare un presidente diverso da me. Penso che una situazione del genere potrebbe anche concretizzarsi, ma dovrei avere qualche possibilità di intervento. Per esempio il sì o il no su acquisti e cessioni e anche sullo schema di gioco. Se questa cosa mi verrà attribuita, proverò ad accettare anche la presidenza onoraria“.
Una richiesta molto forte, un potere esecutivo che i cinesi difficilmente decideranno di affidargli, a loro rischio e pericolo. Non crediamo che qualcuno che investe così tanti soldi per comprare il 99,93% delle quote del club possa poi lasciare a colui che vende potere decisionale in ambito di calciomercato e pure di formazione. Se Berlusconi vorrà accettare un ruolo da normale presidente onorario ok, altrimenti i cinesi andranno avanti senza di lui. Gli acquirenti rispettano l’attuale patron, ma non possono accettare le sue richieste.
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Redazione MilanLive.it