Derby del rimpianto, ma che Suso! Berlusconi, instancabile battutista

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi (©Getty Images)

Quella di ieri è stata una serata molto intensa per il Milan, sia perché si giocava il derby contro l’Inter e sia perché Silvio Berlusconi, presente a San Siro, ha rilasciato delle dichiarazioni dopo tanto tempo.

Andiamo con ordine e partiamo con la partita. Non può che esserci rammarico quando vinci 2-1 e subisci gol nel recupero. Trionfare contro i ‘cugini’ ci avrebbe regalato il secondo posto solitario in classifica e avrebbe ulteriormente cementificato la fiducia e il morale all’interno della squadra. Vincere partite così sentite dà sempre qualcosa in più. Invece perdere 2 punti in questo modo può anche dare una mazzata psicologica e in ciò mister Montella dovrà essere bravo a lavorare in vista degli impegni contro Empoli e Crotone. Bisogna subito tornare a fare i 3 punti.

Merita una menzione speciale Suso, autore di una fantastica doppietta e tra gli uomini-simbolo di questa squadra. Chi sta scrivendo qui ora non ha difficoltà ad ammettere che non credeva nello spagnolo e che è sorpreso dal suo rendimento. Evidentemente all’ex Liverpool serviva un periodo in prestito, come quello fatto al Genoa, per dimostrare il suo valore e ripresentarsi a Milanello più maturo e pronto ad indossare la maglia rossonera.

Il Milan in questa stagione è già andato oltre ogni più rosea previsione, se pensiamo che la squadra è quasi la stessa dell’anno scorso e che il calciomercato estivo è stato deludente. Per questo non comprendiamo le parole di Berlusconi riguardanti il modulo 4-3-3 di Montella, che finora ci ha portati ai piani alti della classifica. Fossimo decimi, potremmo anche capirlo, ma siamo secondi con la Roma. Inoltre il suo tanto sponsorizzato 4-3-1-2 non è attuabile con questo organico. Si è visto già l’anno scorso, quando Mihajlovic probabilmente sbagliò ad assecondare il presidente inizialmente. Se l’attuale patron del Milan voleva essere accontentato, doveva fare investimenti diversi in estate.

Ma c’è un altro punto sul quale Berlusconi ci fa sorridere. Ovvero la sua pretesa di vendere il Milan e di restare come presidente che può decidere sul mercato e sullo schema di gioco in campo (ancora?). Come può una persona pretendere di cedere il 99,93% delle quote del club e che i cinesi lo lascino ancora a prendere decisioni. E’ pura follia. Forse Silvio è rimasto indietro, ai tempi della “trattativa” con Mr. Bee Taechaubol, quando lo scenario che si prospettava era: “Loro ci mettono i soldi, Berlusconi&Galliani decidono”.

Conoscendo il personaggio Berlusconi, questo tipo di dichiarazioni non stupiscono. Però rimpiangiamo già questi mesi in cui si è tenuto lontano dal Milan e non sentivamo affermazioni così. Come ha detto Gianni Rivera di recente e come abbiamo più volte ribadito anche noi su MilanLive, la lontananza del presidente dalla squadra è stata un valore aggiunto di questa stagione. Nelle passate, le sue parole hanno sempre destabilizzato l’ambiente e delegittimato allenatori.

Montella è stato bravo finora ad isolare il gruppo da vicende extra-campo e siamo certi che le parole dell’ex premier non lo influenzeranno. Adesso ci sono delle partite da non sottovalutare in programma, contro Empoli e Crotone. Servono massima concentrazione e cattiveria per vincerle e non fare passi falsi. Il Milan sta facendo qualcosa di grande in questa annata e tutto ciò va difeso. L’obiettivo è arrivare in più in alto possibile per fine 2016 e poi sperare che i futuri proprietari facciano un mercato all’altezza, che consenta al mister di avere le giuste alternative in ogni reparto. Altrimenti si rischia di rendere vani lavoro e sforzi fatti finora.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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