Cessione Milan, autorizzazioni mancanti: pronto il Piano B cinese

Bandiera cina
Bandiera cinese (©Getty Images)

MILAN NEWS – C’è ormai un solo ostacolo che si frappone alla cessione del Milan. Si tratta delle autorizzazioni del Governo di Pechino per l’esportazione all’estero dei capitali della cordata cinese.

Oggi a scriverlo è il Corriere della Sera, che spiega che comunque Fininvest e gli acquirenti sono sicuri che al closing si arriverà. Però è partita una corsa contro il tempo per avere il via libero dalle istituzioni.

Fininvest ha già comunicato che per 2 e il 13 di dicembre sono state convocate le Assemblee dei Soci, per ratificare il passaggio di proprietà. Se entro l’ultima scadenza l’operazione non si concludesse, a quel punto la holding della famiglia Berlusconi potrebbe trattenere i 100 milioni di anticipo che i cinesi hanno già versato. Adesso ne mancano 420 per arrivare al closing.

Il consorzio asiatico non intende perdere quel denaro e sta già preparando un Piano B. Yonghong Li e Han Li, figure di spicco della Sino-Europe Sports, ci stanno lavorando. Se i soldi dovessero restare bloccati in Cina, altri ne potrebbero arrivare attraverso finanziamenti da altre banche, probabilmente europee. In modo tale da poter rispettare i tempi previsti per l’operazione. Le manovre sono già iniziate.

I motivi dei ritardi nella concessione delle autorizzazioni da parte del Governo di Pechino non son ancora del tutto chiari. Il Corriere della Sera rivela che uno dei fattori riguarda la decisione del sindaco di Milano Giuseppe Sala di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama un mese fa. Una scelta che in Cina ha provato irritazione. Ma può anche essere che l’incontro avvenuto tra Matteo Renzi e il premier cinese Xi Jinping abbia ammorbidito la situazione. Nell’occasione sono state anche donate le maglie di Milan e Inter.

Si sta già lavorando ad organizzare l’assemblea, quando anche formalmente cambieranno tutti i vertici societari, e Marco Fassone diventerà l’amministratore delegato del nuovo Milan. Ricevere qualche segnale positivo ufficiale dalla Cina aiuterebbe a fugare alcuni dubbi sull’operazione. Ci sono ancora 26 giorni di tempo per chiudere la vicenda.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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