MILAN NEWS – Si può considerare un ragazzo fortunato Alessio Romagnoli, difensore classe ’95 sulla cresta dell’onda. La sua qualità da giovane e talentuoso difensore centrale, capace sia ad impostare che a respingere gli attacchi avversari, è stata decisiva finora nella sua carriera, ma anche il tempismo ha avuto un gran ruolo: è giunto al Milan e poi successivamente in Nazionale nel momento di rinnovamento generale, il migliore possibile per un giovane calciatore pronto a crescere ed a mettersi in mostra: “In effetti ho pensato di essere arrivato al posto giusto al momento giusto. Dietro c’è stata bravura, ma anche fortuna. Ora devo meritarla”.
Le parole di Romagnoli, riferite ieri dal ritiro azzurro di Coverciano e riportate oggi dalla Gazzetta dello Sport, mostrano un ragazzo di 21 anni serio e concentrato, consapevole dei suoi mezzi e pronto a stupire ancor di più sia nel Milan che in maglia azzurra: “Le critiche non mi hanno mai preoccupato. Voi giornalisti mi mettete addosso tante responsabilità che però non mi hanno mai pesato. Penso a migliorarmi giorno per giorno. Per arrivare qui ci sono tanti sacrifici alle spalle, tante rinunce, a differenza di tanti miei amici che fanno cose che a loro piacciono e che non posso dire. Ma noi calciatori svolgiamo un lavoro che ci permette di avere tante gioie, mi diverto e vengo pagato per divertirmi“.
Romagnoli fa parte del blocco Milan, di quei 6 calciatori (quasi record) che fanno parte della rosa della Nazionale maggiore, un merito che va dato anche alle scelte del club di puntare sui talenti: “Si sta creando un blocco rossonero perché stiamo facendo bene col club. Anche Lapadula è fortissimo. Tutto questo dipende dal lavoro fatto dalla società. Sarebbe segno che il progetto voluto da Berlusconi e Galliani sta funzionando. E poi forse noi giovani italiani non siamo così scarsi come ci hanno etichettato…”
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Redazione MilanLive.it