Milan da podio. Ma saprà resistere a fatica e turnover?
Se da una parte sono vari i lati positivi per i quali il Milan può realmente prenotare un posto in Champions, dall’altra non sono da sottovalutare le situazioni meno brillanti e ottimistiche che potranno riscontrarsi in corso d’opera. Ad esempio va tenuta d’occhio la discontinuità della squadra rossonera all’interno di certe gare, in cui magari si spegne troppo facilmente dal punto di vista di gioco e qualità. Molte delle 8 vittorie stagionali sono arrivate per un episodio, per un colpo a sorpresa, come domenica a Palermo per il tacco di Gianluca Lapadula. Non sarà fortuna, ma a lungo andare qualcosa potrebbe anche andare storto.
Montella teme anche la fatica della sua rosa titolare, visto che per ora i ricambi non hanno dato grandi risposte e quei calciatori già spremuti fino al midollo, come i sempre presenti Romagnoli, Bonaventura e Suso, potrebbero anche accusare dei cali fisiologici. Nonostante l’assenza delle coppe infrasettimanali la profondità della rosa del Milan non è talmente rassicurante da poter gestire il turnover al meglio. Infine la qualità generale della squadra; i rossoneri non vantano di certo i calciatori più talentuosi del campionato a parte qualche eccezione. Il fatto che arrivino spesso e volentieri solo vittorie di misura è emblematico. Manca la scaltrezza e la gestione qualitativa dei match, metterli in ghiaccio, costruire di più e subire di meno. Tutti dati che Montella dovrà analizzare se vuole cacciare i fantasmi e mantenere il ritmo Champions.
Redazione MilanLive.it