MILAN NEWS – Da una parte il patron che fece il suo esordio fantasmagorico con tanto di elicottero sul prato di Milanello, dall’altra il presidente vulcanico che mandò un pulmino nel ritiro del Venezia per portar via da lì i suoi calciatori più prestigiosi. Domenica nel match Palermo-Milan si vedrà l’ultimo duello a distanza tra due dirigenti del calcio moderno agli antipodi: Silvio Berlusconi contro Maurizio Zamparini, imprenditori arricchitisi durante il boom economico ed industriale dei ’60-’70 nel Nord Italia e riconosciuti anche come storici proprietari calcistici.
Un duello tra personaggi decisamente diversi fra loro; Berlusconi, come ricorda la Gazzetta dello Sport, è sempre stato un sognatore con idee calcistiche ben precise e dogmatiche, si tiene stretto Adriano Galliani come suo dirigente principale per 30 anni e costruisce il Milan dei sogni e delle rivoluzioni. Più sanguigno invece Zamparini, l’uomo dei mille allenatori ingaggiati, esonerati, sostituiti e poi richiamanti. Tanti scontri con i direttori sportivi ma anche il merito di aver riportato la piazza palermitana ed il calcio siciliano in generale ad avere prestigio ed ampia risonanza.
E pensare che tra il Palermo di Zamparini ed il Milan di Berlusconi negli ultimi quindici anni sono stati realizzati solo due affari: Matteo Darmian dalla cantera rossonera al club siciliano e Antonio Nocerino che nel 2011 fece il tragitto inverso. Tante chiacchiere e stima reciproca fra i due presidenti, con un destino però comune: entro fine stagione lasceranno ai cinesi, rendendo sempre meno nostalgico il calcio italiano che perde altri due presidenti-tifosi e acquisisce investimenti importanti ma freddi come il ghiaccio.
Redazione MilanLive.it