MILAN NEWS – Vincenzo Montella ha più volte spiegato come fosse importante coinvolgere tutti, o quasi, i giocatori nel suo progetto. Ovviamente qualcuno per caratteristiche meglio si adatta alle sue idee di calcio, mentre altri non sono ideali.
E’ però difficile sostituire i titolari quando chi subentra non è dello stesso livello e nel mentre hai trovato un certo equilibrio. Oggi La Gazzetta dello Sport spiega che in termini di impiego c’è un abisso tra il minutaggio dei titolari e quello del resto della squadra. Esattamente 7.901 contro 1348.
Montella ha il compito di tirare fuori il meglio da un organico che man mano che si scorrono i nomi fuori dall’ideale top 11 vede calare il valore degli interpreti. Finora è stato bravo, ma a Genova contro il Genoa qualcosa non ha funzionato. Cambiando due giocatori sull’asse di destra non ha portato i frutti sperati. Schierare un centrocampista come Andrea Poli da terzino destro non si è rivelata una buona mossa. E lo stesso far giocare un Keisuke Honda che prima aveva messo i piedi in campo solo per 19 minuti. Sono rimasti fuori Ignazio Abate e Suso, che contro la Juventus avevano speso parecchio. Però siamo solo a fine ottobre e, considerando che il Milan non ha le coppe europee, forse questo mini-turnover è stato un azzardo eccessivo.
Montella, va detto, ha pure un’infermeria abbastanza piena. A Genova tre terzini erano fuori per infortunio (Leonel Vangioni, Luca Antonelli e Davide Calabria), così come tre centrocampisti (Riccardo Montolivo, Andrea Bertolacci e Mati Fernandez). Cristian Zapata ha appena recuperato da un lungo infortunio, Mario Pasalic e Gianluca Lapadula in estate sono arrivati a Milanello in condizioni precarie. Col Genoa l’unico ingresso positivo è stato quello di Suso, un titolare. Mentre Gustavo Gomez e Luiz Adriano non hanno brillato. Nessun allarmismo comunque in casa Milan per il k.o. di Marassi. La situazione di classifica resta buona.
Redazione MilanLive.it
