Parole dure quelle di Carlo Ancelotti, ex tecnico del Milan e attuale guida tecnica del Bayern Monaco, che nella sua attesa autobiografia se la prende con un’altra vecchia conoscenza rossonera. Ancelotti ha puntato il dito contro Leonardo, il brasiliano che ha allenato sia il Milan che l’Inter e che tra l’altro nelle ultime ore è stato accostato ad un ritorno proprio sulla panchina nerazzurra.
Ancelotti ha ricordato un episodio che lo ha visto protagonista proprio a contatto con Leonardo, quando il mister emiliano allenava il PSG in Francia: “Perchè annunciare a un allenatore che potrebbe essere esonerato? E se avessi vinto la partita, cosa sarebbe successo? Sarei rimasto, chiaro, ma non mi sarei sentito a mio agio. Perchè a quel punto sapevo di aver perso la fiducia del presidente e del direttore sportivo. Vincemmo. Giocammo bene e battemmo il Porto 2-1, così non mi licenziarono. Ma niente per me fu più lo stesso. Non sentivo più l’appoggio del club, cosa che mi metteva in una posizione insostenibile, soprattutto in un progetto di lunga prospettiva come quello, e così anticipai a Leonardo che a fine stagione sarei andato via“.
Colpa probabilmente del dirigente brasiliano che viene colpevolizzato da Ancelotti: “Leonardo era mio amico, o almeno così avevo creduto, eppure non mi diede nessuna vera spiegazione del perchè mi avessero trattato in quel modo. Ero sorpreso, una cosa del genere non dovrebbe accadere, nel calcio come in qualsiasi altro contesto. Se vuoi licenziare qualcuno licenzialo, non digli che se perderà allora lo lincenzierai. Se non sono all’altezza fammi fuori, fine della storia, ma non darmi questi stupidi ultimatum. Il capo sei tu, quindi hai tutto il diritto di licenziare chi ti pare, però comportati da uomo.”
Redazione MilanLive.it