MILAN NEWS – A guardar bene numeri, statistiche e dettagli tecnici il Milan di oggi ricorda non poco la prima Juventus allenata da Antonio Conte esattamente cinque anni fa, la squadra che a sorpresa tornò a primeggiare in campionato a scapito dei campioni d’Italia in carica rossoneri. Cinismo, cattiveria, grinta e gruppo compatto, sono le armi con cui Conte, arrivato dall’esperienza in B al Siena, rivoluzionò una Juve allo sbando portandola addirittura a conquistare lo Scudetto, il primo post-Calciopoli.
Tanti i punti in comune trovati da Tuttosport con il Milan di Vincenzo Montella, una squadra forse più giovane e spensierata di quella Juventus utilizzata come termine di paragone, ma il tecnico campano sembra ragionare ed utilizzare metodi molto affini con la ideologia da allenatore di Conte, attuale manager del Chelsea. Tanta gavetta per entrambi, soddisfazioni personali ampie e soprattutto un gioco spesso rivoluzionato e attuato rispetto alle caratteristiche della rosa a disposizione.
Montella ha già ottenuto un suo primo piccolo successo: farsi applaudire da un San Siro strapieno e far tornare entusiasmo sugli spalti dopo 2-3 stagioni decisamente deludenti in casa Milan. In molti evocavano l’arrivo di Conte stesso in panchina dopo l’addio alla Nazionale azzurra, ma si possono ora accontentare ampiamente di un Montella che ha unito il prestigio storico rossonero con un atteggiamento umile e un po’ provinciale, mix che però sta fruttando un meritato secondo posto in classifica a -2 dalla Juventus.
Redazione MilanLive.it