MILAN NEWS – Non sarà della partita, almeno dall’inizio, questa sera a San Siro. Ma Gianluca Lapdula sta meritando la fiducia del Milan e del tecnico Vincenzo Montella. Un attaccante duttile, generoso, che usa la sua fisicità ed agilità nella maniera migliore. Lo testimonia l’ottima prova contro il Chievo di domenica scorsa nella quale gli è mancato solo il gol per regalarsi una serata di rivalsa.
Intervistato da SportWeek l’ex attaccante del Pescara ha parlato del suo trasferimento al Milan e dei problemi fisici che lo hanno segnato in estate: “Prima di firmare un contratto io voglio sapere qual è il progetto tecnico. A Galliani ho chiesto come pensassero di impiegarmi. Eppure andavo al Milan e a prendere uno stipendio che mi cambiava la vita: avrei potuto star zitto, e invece. Gli ho pure detto che ero messo male fisicamente. A Pescara, da gennaio a maggio, avevo fatto sì e no dieci allenamenti. Giocavo la partita e stop. Fascite plantare, guai alla caviglia, al tendine d’Achille e al bacino: problemi che mi hanno costretto a saltare la preparazione estiva al Milan. Ora sto bene. Ora comincia la mia storia in rossonero“.
Lapadula ha spiegato i motivi della sua scelta rossonera, nonostante le tante offerte dalla A: “Facevo fatica anche solo a immaginare che uno con la mia storia potesse essere accostato al Milan. Così, dissi al mio procuratore, Libertazzi: non mi interessano altre trattative. Se davvero il Milan mi vuole, fermo tutto il resto. Per un po’ non seppi niente, poi, quando sembrava vicina la firma con un altro club… Galliani mi disse: sei una scelta del presidente, poi mia, infine degli allenatori contattati per la nostra panchina. Tutti hanno detto sì al tuo acquisto“.
La concorrenza con Carlos Bacca non lo spaventa, anzi: “Galliani non mi disse che Bacca sarebbe rimasto, né io gli chiesi niente al riguardo, giuro. Mi parlò invece di un 4-3-1-2 che a me piacque molto. Oggi giochiamo col 4-3-3, ma quando ho firmato l’allenatore non c’era ancora. E comunque io insieme a Bacca mi vedo bene. Le mie migliori stagione le ho disputate da seconda punta. Come farò a conquistare Montella? Bella domanda. Io sono arrivato al Milan e mi sono steso sul lettino del medico. Oltre a perdere gli allenamenti ho fatto fatica a entrare in sintonia coi compagni e con i tecnici. Un mese e mezzo così. Ma sono ancora in tempo. Penso che se fossi andato al Crotone ultimo in classifica, ora non giocherei lo stesso. Sono arrivato in A spremuto. Devo giocarmi tutte le mie carte al Milan. Ho firmato un quinquennale e voglio entrare a far parte della storia di questa squadra “.
Redazione MilanLive.it