MILAN NEWS – Giacomo Bonaventura è uno dei titolari indiscussi del Milan in questi anni. E nella stagione in corso ha dovuto adattarsi al ruolo di mezzala, nel quale sta progredendo sempre più.
Jack solitamente preferisce da agire da esterno, dove riesce a sfruttare meglio le sue caratteristiche. Ma vista la pochezza qualitativa della mediana, Vincenzo Montella gli ha cambiato posizione. Serve tempo per essere una mezzala a tutti gli effetti, ma la strada intrapresa dall’ex Atalanta pare quella giusta.
La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato e come prima cosa gli ha chiesto se lui fosse una sorta di anti-divo fuori dal campo e un leader dentro. Il numero 5 rossonero ha risposto: «Direi di sì. Io dedico tutte le mie energie al Milan, il resto non mi interessa. I ragazzi più giovani devono vedere in me un esempio positivo, qualcuno da seguire».
Bonaventura in questi anni ha cambiato tanti ruoli, ma adesso sta trovando continuità da mezzala nel 4-3-3. Commenta così la sua nuova posizione in campo: «Mi piace perché tocco molti palloni e partecipo attivamente alla fase di costruzione. Magari è un lavoro meno appariscente, ma mi diverto. E, sapendo come fa giocare le sue squadre, me lo aspettavo che mi avrebbe arretrato».
Non mancano gli elogi per mister Montella, uno che pare abbia portato veramente aria di novità a Milanello: «Arrivavamo da stagioni tristi, Montella ha portato la gioia di giocare a pallone. Ha curato molto l’aspetto mentale, ma l’80% del lavoro davvero importante è stato sul campo. È quello che poi si porta dietro anche la testa». Non è un caso che tutti i giocatori spendano buone parole per il tecnico. E il giocatore ha rincarato la dose poi sull’Aeroplanino e la sua importanza: «Il valore aggiunto. Lo dimostra il fatto che siamo dove siamo più o meno con la stessa squadra di un anno fa. Ha sistemato le cose in campo e l’atteggiamento, ci sta cambiando la mentalità. Una bella sorpresa».
Poi Bonaventura ha spiegato quali erano i suoi pensieri al termine della passata stagione: «In effetti, tra risultati che non arrivavano e situazioni extra campo, non si scorgeva un grande futuro in vista di questa stagione. Avevo le idee confuse, avevo sofferto parecchio anche l’esclusione dall’Europeo, perché sapevo di aver fatto un gran campionato. Poi, fin dai primi giorni di ritiro, ho visto che l’andazzo era cambiato. Ora si è creato un grande gruppo, è bello essere qua e non cerco altre situazioni».
Sabato sera il Milan affronta la Juventus a San Siro, un altro test importante. Jack riconosce la forza dell’avversario, ma non si spaventa: «La Juve è a un livello superiore, ma possiamo vincere perché è una gara secca, in casa nostra e loro ci faranno tirare fuori il 100%». In undici partite contro i bianconeri non ha mai fatto un punto, ma intende cambiare questo dato statistico negativo.
Redazione MilanLive.it