MILAN NEWS – La scelta estiva di Adriano Galliani di affidare la panchina rossonera a Vincenzo Montella aveva convinto tutti, tranne quei pochi scettici che lo vedevano come tecnico in calo dopo l’esperienza negativa a Genova. Oggi i risultati danno ragione al Milan e al mister campano, che con 10 semplici mosse, neanche fosse un mobile di Ikea, ha rilanciato la squadra e ottenuto finora una serie di risultati utili e meritati.
La Gazzetta dello Sport elenca quali sono le suddette mosse con cui Montella ha conquistato la fiducia del gruppo, della dirigenza e dei tifosi milanisti; il tecnico è entrato nella testa dei suoi calciatori, ha lavorato con acume e continuità trovando risposte finalmente positive.
1. La mentalità: durante la settimana a Milanello si gioca persino a rugby con il sorriso sulle labbra. Montella punta sullo spirito di gruppo, per allontanare i traumi, per pensare con ottimismo ai risultati appena ottenuti.
2. La capacità di reagire: la rimonta con il Sassuolo, la vittoria col Chievo nonostante il gol di Valter Birsa che poteva riaprire la partita. Il Milan è più concentrato e adesso sa anche gestire le partite. L’ultima rimonta vincente era stata a Frosinone circa un anno fa.
3. Il gruppo: Montella ha scelto di isolare la squadra da stampa e pubblico quando si allena, per compattarsi e lavorare al meglio. L’abbraccio di tutto il Milan sotto la curva a Verona è un segnale di grande unità.
4. La prudenza: tatticamente il Milan non si scompone, sa quando utilizzare un baricentro basso e i dati della difesa sono migliorati ampiamente. Il regista (Montolivo prima Locatelli ora) resta sempre un passo indietro e copre la trequarti non lasciando varchi per i contropiede avversari.
5. Il (non) mercato: dovevano arrivare grandi calciatori, come Musacchio o Cuadrado. Sono arrivati sei colpi estivi non proprio da strapparsi i capelli. Ecco perché Montella ha utilizzato il gruppo storico preferendo rilanciare i calciatori ormai esperti del Milan o i giovani provenienti dal vivaio. Solo Gianluca Lapadula sembra potersi inserire nei suoi schemi.
6. Il 4-3-3: il modulo scelto dal tecnico campano che non ha mai provato variazioni o alternative. Il Milan gioca sempre con questa tattica e con lo stesso impianto base di partita in partita, scegliendo quasi sempre gli stessi uomini.
7. Suso e Niang: i nuovi leader del Milan, gli intoccabili, i calciatori maggiormente incisivi nel tridente d’attacco. Montella non può rinunciare alle loro giocate, anche perché non hanno sostituti all’altezza.
8. I ragazzi: mandati dentro con coraggio. Oltre al ’99 Gigio Donnarumma sono entrati in pianta stabile in prima squadra anche il ’98 Manuel Locatelli e il ’96 Davide Calabria. Bisogna sapersi buttare.
9. La difesa a tre: la grande novità tattica che può diventare una variante interessante per il Milan. Contro il Chievo la squadra di Montella ha impostato con tre difensori stretti e Ignazio Abate più largo sulla linea dei centrocampisti, un modo per iniziare meglio l’azione e mettere in difficoltà con successo gli avversari.
10. La fortuna: non è una mossa di Montella, ma serve anche questa componente per tornare a vincere e a sorridere. Nonostante gli infortuni e un calendario non facile negli ultimi tempi la buona sorte è amica del Milan: il rigore sul palo di Ilicic, il gol fortunoso del 3-1 al Chievo ed altri segnali che possono aiutare nelle difficoltà.
Redazione MilanLive.it