MILAN NEWS – Nelle ultime ore i nomi delle aziende affiancate alla cordata cinese che acquisirà il Milan fanno ben sperare. Si tratta di banche d’affari, società di investimento, persino alcuni leader nel campo della tecnologia e dei servizi. Insomma se fossero confermate le partecipazioni delle 8-9 aziende citate dal Sole 24 Ore il destino del club rossonero sarebbe sicuramente in buonissime mani dal punto di vista economico.
Ma i piani per la struttura del nuovo Milan saranno diversi da quanto auspicato finora; lo propone il Corriere della Sera di oggi, che scrive come la cordata cinese ed i vari investitori saranno si parte integrante e fondamentale per le casse della società di via Aldo Rossi, ma tali soggetti non entreranno direttamente nella struttura interna e gestionale del club. L’idea è quella di formare un ‘general partner’, ovvero un organismo di controllo capeggiato presumibilmente da Yonghong Li, il cosiddetto capo-cordata, che dia gli input e gli ordini al CdA Milan direttamente da Pechino.
Ma per quanto riguarda il management le scelte ricadranno su dirigenti per lo più italiani, professionisti del settore, senza che la sfera tecnica venga intaccata da advisor improvvisati, come avrebbe voluto fare Nicholas Gancikoff ai tempi della vecchia cordata. Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, i due dirigenti già annunciati dai proprietari cinesi, saranno affiancati da un direttore commerciale e un addetto alle finanze, tutti scelti da Fassone stesso.
Redazione MilanLive.it