MILAN NEWS – Anche Il Giornale oggi si occupa del tema relativo al ritorno di Paolo Maldini al Milan. Il giornalista Franco Ordine scrive che questa operazione non si farà.
I cinesi hanno chiuso le porte in faccia all’ex capitano, reo di non aver avuto il giusto atteggiamento. L’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport è stata interpretata come un rifiuto definitivo all’offerta presentata da Marco Fassone. Alcune frasi della bandiera rossonera hanno poi irritato gli investitori cinesi. Senza scordare che quelle parole hanno tradito il patto di riservatezza che c’era tra le parti. Maldini non avrebbe dovuto parlare dell’argomento ufficialmente. E così la Sino-Europe ha affrettato l’annuncio dell’ingaggio di Massimiliano Mirabelli, prossimo direttore sportivo del club.
Il Giornale spiega che nel corso degli incontri avvenuti è emersa la volontà di Paolo di non voler riferire a Fassone del suo operato. Vuole una linea diretta con i proprietari del Milan. Ma trattandosi di un fondo e non di un azionista unico, come Silvio Berlusconi, la gestione societaria è diversa. I compratori si affidano allo stesso Fassone per determinate decisioni.
Infine Ordine mette in risalto un altro grande ostacolo al ritorno di Maldini in rossonero. Si tratta dello stipendio che avrebbe percepito il figlio dell’indimenticato Cesare. Il tema non è stato approfondito, ma l’ex giocatore ha fatto ben intendere il suo pensiero. Sul quotidiano leggiamo che Paolo ha detto a Fassone delle frasi eloquenti come «Ma lo sa quanto guadagnava Leonardo al Psg?». E ancora: «Lo sa a quanto ammonta lo stipendio di Galliani?». E infine, che è forse la frase più significativa, ha commentato: «Non posso guadagnare meno di Antonelli».
L’offerta fatta è di circa 600 mila euro, di fronte a una domanda da 3 milioni. E a quel punto Fassone ha chiuso la porta a un ritorno della bandiera milanista in società. Potrebbe arrivare comunque qualche ex giocatore rossonero, ma con un ruolo diverso. Magari quello di team manager, come fu Dejan Stankovic nell’Inter con Roberto Mancini.
Redazione MilanLive.it