CALCIOMERCATO MILAN – Andriy Shevchenko ha fatto la storia del Milan, non c’è dubbio. Nel giorno del suo 40° compleanno il campione ucraino è stato celebrato per la sua grande carriera.
E’ il secondo miglior bomber della storia rossonera con 175 dietro. Solo il leggendario Gunnar Nordhal fece meglio. L’attuale commissario tecnico dell’Ucraina ha lasciato impresse nelle memoria dei tifosi tante prodezze. Uno dei gol che vengono più ricordati è senza dubbio il rigore contro la Juventus nella finale di Champions 2002/2003. Fu decisivo per far alzare alla squadra il trofeo. Oggi sui social network sono circolate tantissime immagini di quel penalty storico in cui spiazzò Gianluigi Buffon.
Oggi il Mundo Deportivo rivela che Barcellona e Real Madrid rifiutarono di prendere Shevchenko. Il club catalano perché l’allora presidente Josep Lluís Núñez non era convinto dell’agente del giocatore. I blancos, invece, si tirarono indietro più che altro per ragioni economiche.
Ad approfittarne fu il Milan. L’allora direttore sportivo Ariedo Brida fece un blitz a Kiev per acquistarlo dalla Dinamo per poco più di 20 milioni di euro. Nel 1999 fu effettuato il colpo. Un grande affare, sia considerando il rendimento di Sheva che il prezzo di rivendita. L’ucraino fu ceduto al Chelsea nell’estate 2006 per circa 50 milioni. Il centravanti, però, a Londra non fu in grado di ripetere le prestazioni mostrate a Milano. La sua esperienza nei Blues fu molto negativa. Ciò sorprese molto, visto che si trattava di un grande campione.
Nel 2008 il ritorno al Milan in prestito, ma segnò solo 2 reti tra Coppa Italia e Coppa UEFA. Ormai era sul viale del tramonto e non più lo Shevchenko che aveva stregato i milanisti in passato. Il rientro al Chelsea momentaneo e poco dopo il ritorno alla Dinamo Kiev per tre stagioni. Si ritirò dopo l’Europeo 2012 disputato da protagonista con l’Ucraina.
Redazione MilanLive.it