MILAN NEWS – Incredibile ma vero, anche il mondo del calcio è considerato deleterio dai membri dell’Isis. Il temibile califfato islamico infatti non sembra proprio favorevole alla gestione del merchandising internazionale del football; secondo quanto riporta il Daily Mirror, sarebbero comparsi in alcune città dell’Iraq, dove è forte la prevalenza dell’Isis, alcuni cartelli che segnalano i divieti nell’indossare maglie originali di alcune squadre di calcio europee.
Nel mirino del califfato ci sono in particolar modo le casacche firmate da Nike e Adidas, considerate due multinazionali dell’occidente e dunque nemiche del fondamentalismo religioso. Tra le casacche proibite anche quella rossonera del Milan, così come quelle di Real Madrid, Barcellona, Manchester United, Manchester City e Chelsea. Chi viene scoperto a vestire il kit di una di queste società calcistiche rischia, secondo le leggi interne, una punizione fino a 80 frustate.
Chissà se nella decisione dell’Isis di proibire la maglia a strisce verticali del Milan c’è il riferimento al ‘Diavolo’, noto stemma e simbolo della società rossonera da sempre, da quando Herbert Kilpin decise di costituire a Milano una società sportiva con i colori delle fiamme degli inferi. Ma tale divieto nelle zone dell’Asia minore conferma il fatto che il Milan è uno dei club ancora più seguiti e rinomati del mondo intero.
Redazione MilanLive.it