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Paolo Berlusconi: “Cessione Milan, dietro c’è il Governo cinese”

Paolo Berlusconi (©Getty Images)

MILAN NEWSPaolo Berlusconi, fratello di Silvio Berlusconi e vicepresidente del Milan, è intervenuto a Telelombardia. Tra i temi affrontati non poteva mancare quello relativo alla cessione del club.

In merito si è così espresso: “Mio fratello ha deciso di vendere perché ha compreso che era arrivato il momento giusto. Quanto ha trattato la cessione, ha chiesto una garanzia sugli investimenti futuri in cambio di una riduzione del prezzo di vendita. Questo è stato il suo ultimo regalo ai milanisti. Purtroppo le date della trattativa non hanno consentito al club di muoversi sul mercato”.

E a proposito di calciomercato, i tifosi del Milan sono stati critici nel commentare le mosse societarie. Nonostante si comprendesse la fase di transizione in atto, ci si aspettava qualcosa di più. Paolo Berlusconi spiega come sono andate le cose: “I compratori non hanno dato il via libera a spendere e Fininvest, avendo già investito molto, neppure. Non c’era intenzione di spendere senza avere un ritorno. Mi spiace non aver preso Pjaca, che considero il nuovo Shevchenko. Tutto doveva essere programmato con i cinesi e anche sulle sponsorizzazioni non abbiamo potuto fare nulla. Per questo anche il mercato ne ha risentito”.

Per quanto concerne la futura proprietà del Milan, sono in molti a non vederci ancora chiaro. I nomi degli acquirenti non sono stati resi ufficiali, non tutti almeno. Se ne conoscono solo tre e ovviamente non bastano. Ma il fratello di Silvio Berlusconi vuole tranquillizzare tifosi e non solo: “Quando si ha a che fare con investitori stranieri c’è sempre un po’ di mistero. Ma in questo caso ci sono anche fondi statali. La Cina sta spingendo molto sul calcio, il presidente cinese ha intenzione di investire nello sport. Intendono aumentare il culto del calcio e le loro ambizioni sono elevate. La nostra tranquillità deriva da questo. Non c’è un personaggio, ma il Governo si fa portavoce di questi valori”.

Infine Paolo Berlusconi parla del futuro assetto societario: “Non esiste una proprietà che ha cambia gestione e abbia all’intero figure imposte dal venditore. Silvio resterà come presidente onorario. Spero che i nuovi proprietari continuino su questa strada”. Via libera, dunque, a nuovi ingressi nella dirigenza. I primi nomi certi sono quelli di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.