Milan cinese: il ruolo chiave di Haixia Capital e del Governo

Bandiera cinese
Bandiera cinese (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il Corriere dello Sport oggi ha fatto un’indagine approfondita della trattativa relativa alla cessione del Milan ai cinesi. Un’operazione che culminerà nel closing di novembre, dopo la firma del contratto preliminare del 5 agosto.

Un ruolo centrale nella buona riuscita dell’affare lo ha avuto Haixia Capital. Si tratta di un fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti. Un segnale che il Governo di Pechino è dietro a questa storica transazione. Nel comunicato di Fininvest è stato l’unico nome, assieme a quello di Yonghong Li svelato come membro della cordata. In queste ultime ore è emerso anche il Jilin Yongda Group. Ma sarà comunque al momento del closing che tutti i nomi degli investitori dovrebbero essere annunciati.

Il Corriere dello Sport spiega che per adesso le quote della Sino-Europe Sports Investment Management (società veicolo creata per far confluire i capitali e acquistare il Milan) sono così ripartite: 30% Haixia Capital, 30% Yonghong Li e 3% Jilin Yongda Group. Quest’ultimo ha siglato con la stessa Sino-Europe un accordo da 650 milioni di euro recentemente. Denaro che può coprire l’acquisto delle quote (520 milioni) e gli investimenti del primo anno (130 milioni).

Bisogna scoprire chi detiene l’altro 67% delle quote della società veicolo. E’ possibile che qualcosa emerga nelle prossime settimane, ma per l’ufficialità servirà attendere novembre. Il Milan sarà venduto per il 99,93% delle sue azioni, mentre il restante 0,07 rimarrà in mano ai piccoli azionisti. L’operazione comprende pure i 220 milioni per i debiti del club, raggiungendo la nota cifra di 740 milioni complessivi.

Per essere completata la vendita, vanno superati ancora due appuntamenti. Quello del 9 settembre, data entro la quale i cinesi dovranno versare a Fininvest gli 85 milioni che rappresentano la seconda tranche dei 100 totali, di cui 15 già versati al momento della firma il 5 agosto. Questo denaro serve come penale nel caso in cui il consorzio orientale si tiri indietro. Se, invece, fosse Fininvest a fare dietrofront i soldi andrebbero restituiti e in più andrebbe pagata una penale extra da 100 milioni.

L’altro appuntamento è quello del già citato closing, previsto 90 giorni dopo la firma del contratto preliminare. Sono necessari tutti i via libera governativi dalla Cina e dalle autorità italiane. Una volta arrivati, saranno versati in un’unica soluzione 420 milioni a Fininvest da parte dei cinesi. I soldi restanti, come concordato. Poi i nuovi proprietari del club si sono impegnati a investirne 350 in tre anni. 100 milioni sotto forma di prestito debitorio o aumento di capitale; i restanti 250 milioni saranno garantiti al Milan nell’arco del successivo triennio.

I cinesi compreranno, oltre ad AC Milan spa, anche altre due società inglobate: Milan Real Estate srl (proprietaria di Milanello) e Milan Entertainment srl (che detiene Milan Tv, l’area media e le sponsorizzazioni). Casa Milan è in  affitto da Vittoria Assicurazioni: i futuri proprietari potranno riscattarla dal 2019.

 

Redazione MilanLive.it

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