Bacca: “Voglio l’Europa col Milan. Montella ha cambiato tutto”

Carlos Bacca
Carlos Bacca (©Getty Images)

MILAN NEWSCarlos Bacca è stato uomo-mercato per tutta l’estate, ma adesso è incedibile. Grazie anche alla tripletta messa a segna all’esordio in campionato contro il Torino, il Milan ha deciso di non ascoltare più offerte. Fosse stato per la società, comunque, il colombiano sarebbe partito ben prima. Infatti l’offerta da 30 milioni di euro del West Ham era stata accettata. Però il bomber colombiano non ha dato il via libera al trasferimento.

Nell’intervista a La Gazzetta dello Sport, il 29enne attaccante ha raccontato come sono andate le cose. Queste le sue parole: «Ritengo il West Ham un club di prima grandezza, ma ho respinto l’offerta, anche perché devo pensare alla mia famiglia. Ne ho parlato con Galliani, mi è parso giusto avvisarlo perché mi ritengo una persona chiara e trasparente e la mia intenzione è restare dove sono. Lui mi ha risposto che anche il club ritiene che io debba rimanere. Sono sincero: mi piace molto sentirmi dire dalla società che per loro sono importante. Quindi dico ai tifosi: tranquilli, per me il mercato è terminato».

La famiglia è stato un fattore decisivo nella scelta di Bacca. E Adriano Galliani ne ha preso atto, accettando di tenere il giocatore visto che comunque parliamo di un centravanti importante. Ovviamente i 30 milioni della sua cessione sarebbero serviti per finanziare il mercato in entrata. Però non sappiamo come sarebbero stati spesi quei soldi e chi avrebbe sostituito un bomber come Carlos.

Milan News: Bacca elogia Montella e parla di obiettivi

L’ex Siviglia nell’intervista ha speso elogi importanti per Vincenzo Montella. Ha messo evidenza delle differenze rispetto a quando c’era Sinisa Mihajlovic allenatore: «Con lui mi diverto molto di più, perché è con la palla che si gioca a calcio, non con la corsa. Se corri e basta allora tanto vale allenarsi con Bolt… Mi piace il suo gioco perché la squadra è costruita per attaccare e mi arrivano più palle gol. Col Torino sono state 5 o 6 e allora sì che la butto dentro tre volte. Se invece te ne arriva una è molto più complicato. L’anno scorso era così e dovevo restare concentratissimo. Posso dirlo? Ora è diverso, c’è allegria in spogliatoio, in pullman, in hotel. La scorsa stagione mancava».

Montella ha influito sulla decisione di Bacca di restare. Nonostante alcune voci diffuse ad hoc dicessero che il mister non vedesse di buon occhio il colombiano nei suoi schemi. Il numero 70 del Milan ha così commentato: «Ha fatto la sua parte. Mi ha detto chiaramente che gli sarebbe spiaciuto perdermi, che mi ritiene forte, un leader, e che segno tanto come faceva lui. Ho sentito la sua fiducia e so che nel suo tipo di gioco ci starò bene come ci starei in quello di tutti gli allenatori. Sono uno che si adatta e lavora duro per la squadra, è sempre successo così».

Nessuna polemica neppure quanto è stato lasciato a Milanello, invece che affrontare con il resto della squadra la tournée negli Stati Uniti. «Mi ha detto che sarei rimasto a lavorare a Milanello perché mi sarei allenato meglio a casa che in America – spiega Carlos – . Io sono restato e ho lavorato forte, quindi nessun problema. Montella con me era stato chiarissimo». Era appena rientrato dalle vacanze post Copa America e la scelta è stata saggia.

Bacca sa di essere giudicato soprattutto per i gol che segna. E a tal proposito ha affermato: «La classifica marcatori mi interessa eccome. Come minimo, voglio superare i gol dell’anno scorso, però vorrei equilibrio nei miei confronti: non sono un fenomeno dopo una tripletta, e non sono scarso se me ne mangio tre. Quando succederà mi diranno che ho la testa altrove, e io invece resto sempre lo stesso. Mi dà fastidio essere giudicato solo in base ai gol. Poi, ovvio, devo migliorare, soprattutto col sinistro». Di lui viene spesso detto che è un grande finalizzatore, ma manca nell’aiutare la squadra e nell’utilizzo del piede mancino. Però è consapevole di dover migliorare e con il lavoro ce la farà.

Infine il centravanti del Milan ha parlato di obiettivi: «Voglio l’Europa con questa maglia, sto lavorando per questo. La mentalità mia e del club è europea, per il Milan l’Europa è un obbligo. Sono orgoglioso di essere in questo club e di esserci adesso: cinque anni fa sarebbe stato facile e comodo per chiunque scegliere il Milan, io l’ho fatto quando tutto era più difficile. Ora è arrivato il momento di cambiare la situazione e riportarla com’era».

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Redazione MilanLive.it

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