Sacchi: “Milan più indietro dell’Inter. Berlusconi distratto dalla politica”

Arrigo Sacchi Carlo Ancelotti
Arrigo Sacchi e Carlo Ancelotti (©Getty Images)

MILAN NEWSArrigo Sacchi in questi anni non ha mancato di evidenziare alcuni sbagli commessi dal Milan. Essendo stato protagonista da allenatore del primo ciclo vincente di Silvio Berlusconi, sa cosa manca rispetto ad allora.

L’ex tecnico nell’intervista concessa al Corriere della Sera ha confermato ciò che pensano tutti. Ovvero che la Juventus sia anni luce avanti in Italia. Mentre alle altre squadre rimangono praticamente le briciole.

Sacchi ha parlato nello specifico anche delle due squadre milanesi. Per quanto riguarda l’Inter ha commentato in particolare l’arrivo di Frank de Boer: «Lo conosco bene e mi piace molto. È un cultore del gioco e con l’Ajax ha vinto senza grandi budget. Ma riuscirà a sfondare con giocatori non scelti da lui? L’Inter, in questo momento, mi pare un grande punto interrogativo».

Per quanto concerne il Milan è stato netto: «È ancora più indietro. Non è chiara la proprietà cinese e la squadra deve prendere una sua fisionomia». Non ha affatto torto nel dire questo.

Sacchi è sempre convinto che la via per il successo è quella di praticare il bel gioco. Il suo Milan fu un esempio, però poco imitato in Italia: «Ma la nostra esperienza non è servita a migliorare il movimento. Una volta Costacurta, quando ancora studiava per diventare allenatore, mi ha detto una cosa che deve far riflettere: Arrigo ci hanno copiato in tutto il mondo tranne che in Italia. Da noi si cerca di fermare il tempo e siamo ancora pronti a scannarci alla moviola per un episodio controverso».

Il 70enne di Fusignano ha parlato anche di quello che dovrebbe presto essere un Milan senza Silvio Berlusconi. Infatti entro metà novembre ci dovrebbe essere il passaggio di proprietà del club in mani cinesi. Sacchi afferma: «È difficile per me esprimere giudizi, sono ancora confuso anche se l’ultimo Berlusconi, troppo distratto dalla politica, non era troppo vicino al primo. Una volta, quando allenavo il Milan, mi disse: per me il calcio è la cosa più importante dopo la mia famiglia». Per lui l’essersi allontanato dalla società rossonera per dedicarsi alla politica ha rappresentato l’errore del presidente. La causa che ha determinato il ridimensionamento di questi anni.

Infine Sacchi ha commentato positivamente l’approdo di Carlo Ancelotti sulla prestigiosa panchina del Bayern Monaco: «Ha fatto bingo, adesso può pensare solo al campo e a vincere la Champions. I tedeschi e la Juve sono tra le 4-5 società migliori al mondo».

 

Redazione MilanLive.it

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